Giovedì 25 Aprile 2024

Termosifoni, slitta l’adeguamento. Valvole obbligatorie da luglio

La novità: rinviata di sei mesi la misura per i condomini

Controlli rinviati al 30 giugno 2017

Controlli rinviati al 30 giugno 2017

Roma, 30 dicembre 2016 - Ancora sei mesi, fino al 30 giugno del 2017, per adeguarsi ai nuovi obblighi in materia di contabilizzazione del calore. Se guardiamo al decreto Milleproroghe che il governo ha approvato ieri durante il Consiglio dei ministri di fine anno, è questa la novità che, più di ogni altra, è destinata ad avere un impatto immediato sulla vita degli italiani. Era nell’aria da tempo ma, finalmente, la decisione è arrivata: l’obbligo di adeguarsi alle norme europee in materia di impianti di riscaldamento non scatterà più tra pochi giorni.

La notizia è stata confermata da Confedilizia, l’associazione dei proprietari di immobili che, ormai da diversi mesi, faceva pressing per ottenere il rinvio. Il Governo, per la precisione, ha disposto il rinvio da domani al 30 giugno 2017 del termine entro il quale nei condomini occorre installare sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore, «previa verifica che tale installazione determini efficienza di costi e risparmio energetico». La questione non è solo formale, perché in caso di mancato adeguamento sarebbero scattate sanzioni da 500 a 2.500 euro per ogni unità immobiliare. E sono molti i proprietari che non si sono ancora adeguati, a causa del ritardo con cui è stato approvato il decreto che ha dato l’assetto finale alle norme attualmente in vigore. Insomma, le imprese di installazione del settore avranno ancora qualche mese per completare il proprio lavoro. E, visto che a giugno l’inverno sarà ormai passato, i contabilizzatori di calore faranno il loro esordio effettivo tra quasi un anno.

Per il resto, un ampio pacchetto di rinvii è stato dedicato alla pubblica amministrazione. È stata così sciolta la questione che avrebbe stoppato il rinnovo dei contratti di 40mila precari della Pa. Una norma inserita nel Jobs Act avrebbe impedito il prolungamento di contratti a termine e collaborazioni con la Pa. È stata, allora, approvata una norma che prevede il salvataggio dei precari. Allo stesso tempo, è stata allungata la validità delle graduatorie dei concorsi pubblici. In questo modo, nei piani del ministro della Funzione pubblica Marianna Madia, si dovrebbe favorire un rinnovo più ordinato dei ranghi della Pa.

Completano il quadro un allungamento dei tempi per pagare i lavori per le ristrutturazioni delle scuole e il rinvio delle sanzioni per il sistema di tracciabilità dei rifiuti. Non è, invece, entrato nel testo lo slittamento della scadenza per la trasformazione delle banche popolari più grandi in Spa. Il motivo è tecnico: l’intervento non è necessario, dal momento che la riforma è stata messa nel congelatore dall’intervento del Consiglio di Stato, che la esaminerà il prossimo 12 gennaio. In quella sede si giudicherà la sospensiva fino alla pronuncia della Corte costituzionale.

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