Giovedì 18 Aprile 2024

Taxi, sciopero confermato. Ma arrivano le nuove norme

Presentata la bozza del decreto interministeriale: stop all'abusivismo, registro delle app e le auto a noleggio con conducente non possono sostare in strada

Taxi davanti alla stazione Termini a Roma (Ansa)

Taxi davanti alla stazione Termini a Roma (Ansa)

Roma, 22 marzo 2017 - Resta confermato lo sciopero dei taxi indetto per domani è stato confermato. È quanto fanno sapere fonti sindacali, al termine dell'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico. Le stesse fonti riferiscono del rischio di astensioni spontanee del servizio già da subito.

Intanto, oggi, il governo ha presentato ai tassisti la bozza del decreto interministeriale (Trasporti-Sviluppo economico)  per "evitare pratiche di esercizio abusivo nell'attività di noleggio con conducente e del servizio taxi". Un testo aperto a modifiche, come ha sottolineato il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Riccardo Nencini. Cinque gli articoli messi nero su bianco, che vanno dalle regole di prenotazione e di rientro per gli Ncc all'elenco online dei taxi con licenza e degli Ncc autorizzati, fino al registro per le app.

Eccoli nel dettaglio:

1. CONTRASTO ALL'ABUSIVISMO - Vengono date "disposizioni attuative al fine di evitare pratiche di esercizio abusivo" nelle attività di noleggio con conducente e del servizio taxi.  

2. IL RUOLO DELLE REGIONI - Il decreto dà alle Regioni un ruolo importante per arginare il fenomeno dell'abusivismo, prevede un archivio web Ncc e taxi e dà alle Regioni la pianificazione dei servizi pubblici non di linea. "Al fine di evitare fenomeni distorsivi della concorrenza - si legge nel decreto - le Regioni garantiscono la pianificazione dei servizi pubblici non di linea, tenendo conto delle reali esigenze del fabbisogno locale, ai fini del rilascio, da parte dei Comuni, delle licenze per l'esercizio del servizio taxi e delle autorizzazioni del servizio Ncc".  

3. NCC IN RIMESSA SENZA PRENOTAZIONI - Senza prenotazione gli Ncc non potranno sostare su strada ma dovranno rientrare nell'autorimessa. "Nei Comuni in cui è istituito il servizio taxi non è consentita - si legge - in assenza di una prenotazione di trasporto come disciplinata dal presente articolo, la sosta su strada dei veicoli adibiti a servizio da noleggio con conducente. Tali veicoli devono stazionare, in attesa di servizio, soltanto all'interno dell'autorimessa". Il rientro in rimessa non è previsto nel caso in cui gli Ncc abbiano un pacchetto di prenotazioni.

4. USO COLLETTIVO PER I TAXI - Si apre all'uso collettivo dei taxi, che peraltro non possono rifiutare le corse. "I Comuni o nel caso le città metropolitane possono prevedere che i titolari di licenza per il servizio taxi svolgano servizi integrativi quali il taxi a uso collettivo o mediante altre forme di organizzazione del servizio". Inoltre, "non è consentito al servizio taxi rifiutare alcuna corsa che parte dal territorio comunale o comprensoriale, anche se richiesta tramite tecnologie a distanza, qualora abbia come destinazione lo stesso Comune o comprensorio". I Comuni e le città metropolitane che hanno rilasciato le licenze "devono monitorare anche con sistemi di controllo a distanza il regolare svolgimento del servizio". Il prelevamento dell'utente o l'inizio del servizio di taxi deve avvenire all'interno dell'area comunale o della città metropolitana "salvo che non vi siano accordi tra i Comuni o le città. L'attesa dell'utente può avvenire negli orari dei turni di servizio in appositi posteggi individuati dal Comune per lo stazionamento durante la circolazione stradale". 

5. NASCE IL REGISTRO PER LE APP - Arriva il registro delle app in capo al Mit, che  chiaramente è destinato a riguardare applicazioni come Uber e Mytaxi. "E' tenuto a cura del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti il registro delle piattaforme tecnologiche di intermediazione, tra i soggetti titolari di licenza per l'esercizio del servizio taxi e le imprese titolari di autorizzazione per l'esercizio del servizio di Ncc". Per favorire una piu' efficace organizzazione dei servizi, si legge nel decreto, "è consentito l'utilizzo di tecnologie di chiamata a distanza come, a titolo esemplificativo, radio taxi o sistemi equipollenti o applicazioni web aventi analoghe funzioni. Le tecnologie di chiamata a distanza - specifica la bozza di decreto - non sostituiscono il tassametro, ove previsto, ai fini della determinazione del costo del servizio per l'utente". Inoltre "i soggetti titolari e gestori delle piattaforme tecnologiche di intermediazione tra i passeggeri e i soggetti con licenza taxi o Ncc" devono essere iscritti al registro delle app e devono avere "sede legale e domicilio fiscale nell'ambito dell'Ue".

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