Pensioni, novità su giovani e donne. Solo la Cgil dice 'no'

Proposta del governo. Gentiloni: "Con il sì dei sindacati pacchetto blindato in Parlamento". Sindacati divisi, Camusso insoddisfatta: "Sciopero il 2 dicembre"

L'incontro del governo con i sindacati sulle pensioni (Ansa)

L'incontro del governo con i sindacati sulle pensioni (Ansa)

Roma, 21 novembre 2017 - Il governo propone novità sulle pensioni, ma i sindacati si dividono. Il documento è stato consegnato oggi ai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, riuniti in un incontro a Palazzo Chigi con il premier Paolo Gentiloni, i ministri Pier Carlo Padoan, Giuliano Poletti e Marianna Madia. La Camusso dice 'no' e indice uno sciopero, mentre la Cisl è positiva e Barbagallo invita alla coesione.

LE NOVITA' DEL GOVERNO - Il documento presenta alcune aperture. Tra queste, secondo quanto si apprende, dettagli sul futuro previdenziale di giovani e donne. "Nella stesura finale ci sono stati alcune ulteriori specificazioni su categorie alle quali destinare" queste misure e "abbiamo presentato la dichiarazione di volontà del governo di mantenere aperta la riflessione su giovani e donne", ha detto Poletti. Il pacchetto di misure del governo sulle pensioni è "molto rilevante e sostenibile. Dal nostro punto di vista è un buon risultato", ha detto Gentiloni durante l'incontro. Il governo si impegna a tradurre in un emendamento alla legge di Bilancio il 'pacchetto' sulle pensioni presentato ai sindacati. Gentiloni ha precisato che "più forte sarà il sostegno delle organizzazioni sindacali, più forte sarà questo pacchetto di misure e, come si dice in gergo, più blindato sarà in Parlamento". Il documento di sintesi del governo - ha sottolineato il premier, secondo quanto si apprende - contiene i contenuti illustrati nelle riunioni precedenti con l'inserimento di alcuni elementi emersi nella discussione con i sindacati. 

LA CAMUSSO CHIUDE - Ma la Cgil conferma il giudizio di "grande insufficienza" sulla proposta del governo e indice una prima mobilitazione del sindacato per il 2 dicembre. "Confermo il giudizio di grande insufficienza - ha detto Camusso a proposito delle misure che il Governo ha intenzione di inserire in un emendamento alla legge di Bilancio - rispetto all'impegno dell'esecutivo. Le distanze che ci sono tra le proposte e gli impegni assunti (nel 2016, ndr) sono evidenti". Per la Cgil quindi la vertenza sulla previdenza "resta aperta". "C'è una grave insufficienza - ha detto Camusso- la Cgil sosterrà la sua opinione".

CISL E UIL POSITIVI - Di tutt'altro parere la Furlan. "La Cisl ritiene che il percorso prospettato dal governo e la sintesi fatta siano assolutamente positivi. È quindi un giudizio positivo del percorso e del lavoro fatto", ha detto il segretario generale. "Abbiamo concluso questo percorso. E visto implementare la nota di sintesi presentata del governo, recuperando alcuni chiarimenti chiesti", ha detto il leader della Uil, Carmelo Barbagallo. "Se partiamo dalla valutazione che le risorse sono scarse, abbiamo fatto il massimo possibile con le condizioni economiche date. Abbiamo aperto una breccia sulla rigidità della legge Fornero" ottenendo il riconoscimento che i lavori sono diversi. Il giudizio della Uil è "articolato". Ora si apra la "terza fase". Per il sindacalista "dobbiamo mantenere il massimo di unità possibile nell'azione del sindacato, perché da tempo unitariamente vogliamo fare una grande vertenza fiscale, in un paese ci sono circa 200 miliardi di evasione, corruzione e pizzo. Siamo stanchi - chiude - di sentirci dire che le risorse non ci sono per grandi riforme che riguardano il mondo del lavoro".

 

 

 

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