Pensione, esteso l’anticipo gratuito. Muratori e infermieri tra gli usurati

Nella lista macchinisti e maestre d’infanzia. Punti fermi sui precoci

Infermieri e un medico al lavoro (foto d'archivio)

Infermieri e un medico al lavoro (foto d'archivio)

Roma, 2 ottobre 2016 - E' pronta la lista delle nuove tipologie di lavori usuranti in lizza per l’Ape social e per l’uscita anticipata a «quota 41» come precoci. I tecnici dell’Inps e del ministero del Lavoro hanno ridefinito in queste ultime ore i numeri delle platee interessate. Il governo verificherà la possibilità di inserire ulteriori nuove categorie, ma l’elenco è ormai ultimato e comprende: operai dell’edilizia, macchinisti e autisti di mezzi pubblici e pesanti, personale sanitario di sala operatoria, maestre d’infanzia. La selezione finale delle qualifiche specifiche da inserire nella classificazione delle attività pesanti sarà fatta nel corso della settimana in una serie di nuovi incontri con i sindacati. Ma gli esperti statistici di Inps e ministero hanno completato la scrematura delle mansioni e dei profili professionali interessati all’operazione. Era questo, infatti, uno dei nodi rimasti aperti nel verbale di incontro siglato tra esecutivo e Cgil, Cisl e Uil. 

Tanto per l’Ape social quanto per l’uscita agevolata con 41 anni di contributi, se precoci (ovvero con attività lavorativa iniziata prima dei 19 anni di età), era stato rinviato a un successivo passaggio la definizione completa dei destinatari. L’anticipo pensionistico gratuito, infatti, è stato già previsto per i disoccupati anziani senza reddito, per i disabili, per coloro che assistono familiari disabili entro il primo grado e per lavoratori che svolgano attività particolarmente gravose. Analogamente, per il pensionamento con 41 anni di contributi sono state individuate le stesse categorie, fatta eccezione per i disabili (per i quali si presume che, con tale livello di contribuzione, siano già usciti con altri strumenti).

Ebbene, le attività gravose sono state individuate e corrispondono in sostanza a quelle richieste dagli stessi sindacati. In prima linea i lavoratori dell’edilizia: si farà riferimento alle qualifiche operaie, con particolare attenzione a coloro che operano sui ponteggi mobili. In secondo luogo, la lista comprende i macchinisti dei treni, i conducenti di autobus, metropolitane e mezzi adibiti al trasporto pubblico o mezzi pesanti. Dovrebbero rientrare nella lista anche gli autisti di tir che svolgano l’attività come lavoratori autonomi. Nel gruppo rientrano anche i professionisti del settore sanitario: in special modo il personale di sala operatoria. Nel novero, infine, le maestre d’infanzia. E qui l’agevolazione dovrebbe valere sia per operatrici e operatori di nidi e scuole pubbliche, sia per chi lavora in strutture private.   Tutti questi lavoratori, dunque, potranno uscire dal lavoro prima del raggiungimento dei requisiti attualmente previsti ricorrendo all’Ape. E potranno farlo, a partire dal 2017, con almeno 63 anni di età. L’anticipo massimo potrà essere di 43 mesi. Attenzione, però. L’Ape sarà gratuita, nel senso che le rate verranno rimborsate dallo Stato, solo fino a una certa soglia di reddito. Il governo punta a fissare questo limite a 1.200 euro netti, circa 1.500 lordi. Il che non impedisce di ottenere un Ape più cospicuo, ma in questo caso oltre la soglia indicata gli interessati dovranno provvedere a versare anch’essi una quota. Come indicato nel verbale, infatti, l’Ape agevolato servirà «per garantire un reddito ponte interamente a carico dello Stato per un ammontare prefissato (ferma restando la facoltà dell’individuo di richiedere una somma maggiore)». 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro