Giovedì 25 Aprile 2024

Pedaggi in autostrada, raffica di aumenti nel 2017

L'elenco di tutti i cambiamenti

Un casello autostradale (Fornasari)

Un casello autostradale (Fornasari)

Roma, 30 dicembre 2016 - Viaggiare diventa più costoso dal 1 gennaio 2017: è prevista una raffica di aumenti nei pedaggi delle autostrade, con un aumento medio del +0,77% e picchi che sfiorano addirittura gli 8 punti percentuali, come sulla Bre.be.mi (+7,88%), e altre punte notevoli come quelle sul Tronco A4 (+4,60%), sulla Torino-Savona (+2,46%) e sulla rete gestita da Autostrade per l'Italia  +0,64%. Ad annunciarlo è il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che spiega: "L'aggiornamento annuale delle tariffe deriva dall'applicazione di quanto contrattualmente previsto dalle Convenzioni Uniche stipulate dal 2007 in attuazione della legge di riforma del settore n. 296/2006 unitamente alle Delibere Cipe del 2007 e del 2013 che hanno stabilito le formule tariffarie e criteri di calcolo". 

Ecco dunque gli adeguamenti riconosciuti, firmati i Decreti Interministeriali di concerto tra il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministro dell'Economia e delle Finanze:

Asti-Cuneo S.p.A. 0,00%; ATIVA S.p.A. 0,88%; Autostrade per l'Italia S.p.A. +0,64%; Autostrada del Brennero S.p.A. 0,00%; Autovie Venete S.p.A. +0,86%; Brescia-Padova S.p.A. +1,62%; Consorzio Autostrade Siciliane 0,00%; CAV S.p.A. +0,45%; Centro Padane S.p.A. 0,00%; Autocamionale della Cisa S.p.A. +0,24%; Autostrada dei Fiori S.p.A. 0,00%; Milano Serravalle Milano Tangenziali S.p.A. +1,50%; Tangenziale di Napoli S.p.A. +1,76%; RAV S.p.A. +0,90%; SALT S.p.A. 0,00%; SAT S.p.A. +0,90%; Autostrade Meridionali (SAM) S.p.A. 0,00%; SATAP S.p.A. Tronco A4 +4,60%; SATAP S.p.A Tronco A21. +0,85%; SAV S.p.A. 0,00%; SITAF S.p.A. 0,00%; Torino - Savona S.p.A. +2,46%; Strada dei Parchi S.p.A. +1,62%; Bre.be.mi. +7,88%, TEEM +1,90% e Pedemontana Lombarda +0,90%.

La successione delle norme, spiega ancora il ministero dei Trasporti, ha causato sei diversi regimi tariffari, oltre specifiche fattispecie che tengono conto "dei parametri legati all'inflazione (programmata o reale), alla qualità, al recupero della produttività nonché agli investimenti in beni devolvibili effettuati". In particolare, per quanto riguarda la spesa per investimenti, sono stati considerati gli importi sostenuti dalle società tra ottobre 2015 e settembre 2016, pari cioè a 764.183 milioni di euro. 

 

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