Venerdì 19 Aprile 2024

Manovra 2018 da 19,6 miliardi. Corte dei Conti: "Non si torni indietro su pensioni"

Migliorano le condizioni dell'economia italiana. "Avanti con il contrasto all'evasione fiscale". Def, strappo Mdp: non vota la relazione. E Bubbico si dimette da viceministro

Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan (Lapresse)

Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan (Lapresse)

Roma, 3 ottobre 2017 - Migliorano le condizioni dell'economia italiana. La conferma delle stime del governo arriva dall'Istat che parla di "segnali di miglioramento" e di prospettive di crescita "favorevoli". Nel corso dell'audizione in Commissione Bilancio di Camera e Senato sulla Nota di aggiornamento al Def, il presidente Giorgio Alleva ha sottolineato come "nel quadro delle prospettive a breve, come per quelle a lungo termine, c'è una centralità degli investimenti. E'  partire dal quadro degli investimenti che ci sentiamo di confermare le previsioni sul 2017". 

Alleva ha però avvertito che l'economia sommersa rappresenta "un freno strutturale allo sviluppo del Paese. In questo contesto, le politiche di contrasto all'evasione assumono una valenza strategica anche per aumentare il potenziale di crescita e la competitività del sistema produttivo". Alleva ha quindi ricordato i dati del Mef sul triennio 2012-2014, che segnalano un gap di 107,7 miliardi, di cui 97 miliardi di mancate entrate tributarie e 10,7 miliardi di mancate entrate contributive. 

La Banca d'Italia, dal canto suo, ha messo in evidenza come "la significativa riduzione del rapporto tra il debito pubblico e il prodotto" sia "un imperativo" e "nel medio termine alla nostra portata". "La politica di bilancio si deve muovere lungo un 'sentiero stretto' tra l'esigenza di non soffocare la ripresa congiunturale e l'imperativo di ridurre il debito", ha spiegato vicedirettore generale della Banca d'Italia, Luigi Federico Signorini, sempre in audizione. 

Sia per Bankitalia che per la Corte dei Conti, però, "ogni arretramento" sul fronte pensioni "esporrebbe il comparto e quindi la finanza pubblica in generale a rischi di sostenibilità". "In particolare la Corte invita a "confermare i caratteri strutturali" della riforma Fornero, "a partire dai meccanismi di adeguamento automatico di alcuni parametri (come i requisiti anagrafici di accesso alla evoluzione della speranza di vita e la revisione dei coefficienti di trasformazione)". 

MEF - Dalla tabella consegnata dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, la manovra per il 2018 parte da un valore di 19,58 miliardi. Le coperture ammontano a 8,6 miliardi di cui 3,5 miliardi sono tagli di spesa e 5,1 miliardi entrate aggiuntive che dovrebbero arrivare da misure allo studio di lotta all'evasione. La sterilizzazione delle clausole di salvaguardia vale 15,7 miliardi l'anno prossimo e sarà coperta, in parte, con il margine di 10 miliardi (0,6% del Pil) di maggior deficit autorizzato da Bruxelles. Gli impieghi indicati al momento nella tabella sono stimati in oltre 3,8 miliardi: 2,6 miliardi per le politiche invariate, 600 milioni per la coesione sociale, 338 milioni per la competitività e 300 milioni per lo sviluppo. 

PADOAN - "Non c'è spazio per il compiacimento, c'è ancora tanto da fare", ha sottolineato invece il ministro Padoan. "L'insieme degli interventi produce un impatto netto positivo per la crescita: si stima incremento del tasso di crescita del Pil di 0,3 punti percentuali nel 2018-2019", ha spiegato sottolineando come lo sforzo di consolidamento degli ultimi 10 anni "risulta tra più significativi nell'area euro". "Dopo 7 anni di aumenti, il debito ha registrato una prima flessione nel 2015", che verrà seguita da una riduzione "anche nel 2017, che accelererà poi nel 2018 e negli anni successivi". Gli sforzi portati avanti sui conti pubblici "consentiranno di assorbire la fase di aumento dei tassi di interesse". Nella Nota di aggiornamento del Def, ha spiegato, è "già inclusa l'evoluzione dei tassi nei prossimi anni".

MDP NON VOTA DEF, BUBBICO SI DIMETTE - Ma proprio sul documento di programmazione economica e finanziaria si consuma lo scontro con la sinistra. Mdp si esprimerà a favore (ma solo "per senso di responsabilità") della mozione sullo scostamento degli obiettivi sul deficit, per cui serve la maggioranza assoluta di 161 voti in Senato, mentre non voterà relazione del Def. Lo ha fatto sapere Roberto Speranza al termine dell'assemblea di oggi al Senato. "Non mi sento più nella maggioranza", ha commentato il bersaniano. E coerentemente a questa posizione, Filippo Bubbico (Mdp) si è dimesso dall'incarico di viceministro dell'Interno. Intanto Pisapia plaude alla decisione di Mdp sui saldi ("fondamentale che abbia deciso di votare per evitare danni gravi e irreversibili a tutto il Paese) e si dice fiducioso che nella discussione sulla Legge di bilancio arrivino risposte sui temi di povertà e lavoro, che ieri Campo Progressista e Mdp avevano portato sul tavolo di Gentiloni. Il premier per ora tace e punta a portare a casa la manovra. Il testo, come ribadito da Padoan, sarà snello, perché i margini sono stretti. Si lavorerà per sminare il percorso ed evitare le imboscate.

Def, i paletti di Pisapia-Mdp. Gentiloni: siete nella maggioranza

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