Il decreto correttivo del Jobs Act: ecco il testo definitivo

In primo piano stretta sui voucher ed estensione degli ammortizzatori sociali

Lavoro

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Ro, 25 settembre 2016 - Ecco il testo definitivo del decreto legislativo correttivo del Jobs Act approvato l’altra sera dal Consiglio di ministri. Oltre al contenuto normativo del provvedimento, pubblichiamo anche la Relazione tecnica e quella illustrativa che spiegano i cambiamenti introdotti.

In primo piano, tra le innovazioni, la stretta sull’utilizzo dei voucher e l'estensione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori delle aree di crisi industriale complessa, con l’estensione di 12 mesi della cassa integrazione straordinaria. Si prevede la tracciabilità dei cosiddetti buoni lavoro destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio (utilizzati in diversi settori, dal turismo all'agricoltura), del valore nominale di 10 euro. In particolare, per quanto riguarda i voucher si fissa l'obbligo per il datore di lavoro di comunicare all'Ispettorato del lavoro, mediante sms o posta elettronica, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione di lavoro accessorio, almeno 60 minuti prima dell'inizio della prestazione stessa. Introdotte modifiche per l'agricoltura: in questo settore, i committenti sono tenuti a comunicare, nello stesso termine e con le stesse modalità, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione di lavoro accessorio con riferimento ad un arco temporale non superiore a 3 giorni (non più a 7 giorni, come inizialmente previsto nello schema del decreto correttivo approvato in via preliminare a giugno scorso).

Per le aree di crisi complessa ("ambiti territoriali con caratteristiche definite della legge in cui sono in corso processi di industrializzazione che necessitano di una particolare attenzione e sostegno"), per i lavoratori in cassa integrazione straordinaria la cui copertura finisce entro il 2016, si estende per ulteriori 12 mesi la stessa cigs, «qualora l'impresa presenti un piano dedicato al recupero occupazionale». Su queste aree, che vanno da Piombino a Termini Imerese, Confindustria e Cgil Cisl e Uil avevano chiesto, all'inizio di settembre, un intervento del governo per aiutare i quasi 30mila lavoratori interessati. Altre novità riguardano i contratti di solidarietà, il nuovo Ispettorato nazionale sul lavoro e l’Anpal, l’Agenzia nazionale politiche attive per il lavoro.

 

 
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