Giovedì 18 Aprile 2024

Il Fmi alza le stime sull'Italia: Pil a +1,3%. Rallentano gli Usa

Il Fondo Monetario Internazionale promuove la crescita di Eurolandia, Gran Bretagna penalizzata dalla Brexit. "No al protezionismo"

Maurice Obstfeld, capo economista del Fmi (Afp)

Maurice Obstfeld, capo economista del Fmi (Afp)

Roma, 24 luglio 2017 - Buone notizie per l'Italia: il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ha rialzato nettamente le stime della crescita economica del nostro Paese, in uno scenario che vede migliorare le prospettive dei maggiori Stati dell'Eurozona e, per converso, peggiorare quelle degli Stati Uniti. 

L'istituzione ha rivisto al rialzo il Pil tricolore per il 2017 portandolo a +1,3% e quello del 2018 al +1%, con un incremento rispettivamente di 5 decimi di punto e due decimi di punto rispetto alle previsioni stilate ad aprile.  Ma non è questa l'unica novità contenuta nell'aggiornamento del World Economic Outlook appena presentato. In miglioramento anche le prospettive della Francia, che nel biennio crescerà rispettivamente dell'1,5% e dell'1,7% (+0,1 in entrambi i casi), della Germania, accreditata di un +1,8% (+0,2) e di un +1,6% (+0,1) e della Spagna, al galoppo con il +3,1% (+0,5) e al 2,4 (+0,3). Entusiasmo dal premier Paolo Gentiloni sulle stime del Fmi. "Siamo dentro una fase positiva dell' Eurozona - ha commentato -, ma dobbiamo registrare una cosa interessante: par altri Paesi stiamo parlando di uno scalino che si sale, nel caso italiano di qualche scalino in più".

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L'incertezza sulla Brexit frena invece la crescita della Gran Bretagna con il Fmi rivede al ribasso le stime: +1,7%, ovvero 0,3 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni di aprile. Peggiorano anche le prospettive dell'economia Usa con un Pil che viene visto al +2,1% in entrambi gli anni con un taglio delle stime rispettivamente di 2 e 4 decimi di punto rispetto ad aprile. La crescita globale viene vista dal Fondo Monetario stabile al +3,5% e al +3,6%, senza variazioni rispetto alle precedenti previsioni.  

Fra le economie emergenti il Fmi conferma le stime di crescita per la Russia e l'India, e rivede al rialzo quelle della Cina. Il Dragone è stimato crescere quest'anno del 6,7% e il prossimo del 6,4%. "La Cina sta sperimentando un periodo di importante riequilibrio" dell'economia, spiega Maurice Obstfeld, capo economista del Fmi. Nonostante le incertezze e i rischi al ribasso, il Fmi lascia invariate le stime di crescita globali e invita ad andare avanti con le riforme ed evitare politiche che possano alimentare il protezionismo per far proseguire la crescita economica mondiale che deve essere più inclusiva. Infine Il Fondo Monetario Internazionale invita a proseguire sulla strada dell'accordo di Parigi sul clima, fissando target ambiziosi. 

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