Martedì 23 Aprile 2024

Istat, cresce il Pil nel 2017: +1,6%. Aumentano i consumi delle famiglie

Calano lievemente debito pubblico (da 131,4% a 131,2%) e pressione fiscale (da 42,4% a 42,2%). Rapporto deficit/Pil a 2,4%

Banconote in euro

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Roma, 21 settembre 2018 - Nel 2017 cresce il Pil e diminuiscono leggermente debito pubblico e pressione fiscale. Lo rivela l'Istat, diffondendo la nota sui Conti economici nazionali. Il tasso di crescita del nostro Prodotto interno lordo in volume è pari all'1,6%, con una revisione al rialzo di 0,1 punti percentuali rispetto alla stima di aprile (+1,5%). La crescita del Pil è stata accompagnata da un incremento in volume delle importazioni di beni e servizi del 5,2%; nel complesso, le risorse disponibili sono cresciute del 2,3%. Dal lato degli impieghi si registrano aumenti dell'1,1% per i consumi finali nazionali, del 4,3% per gli investimenti fissi lordi e del 5,7% per le esportazioni di beni e servizi.

Dati positivi anche sul fronte del debito pubblico, passato da 131,4% del 2016 al 131,2% dell'anno scorso. L'istituto di statistica ha rivisto in ribasso le stime su tutti e due gli anni: si indicava un debito/Pil al 132,0% nel 2016 e al 131,8% nel 2017. Il rapporto deficit-Pil nel 2017 poi si è attestato al 2,4%, in lieve miglioramento rispetto al 2,5% del 2016. Ma rispetto alla stima di aprile, pari al 2,3%, l'istituto evidenzia oggi un leggero peggioramento.

E se si registra un lieve calo sul fronte della pressione fiscale (passata da 42,4% a 42,2%), peggiora l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil: nel 2017 è pari al 2,4% contro il 2,5% del 2016 (la stima di aprile era del 2,3%). Il saldo primario, vale a dire l'indebitamento netto meno la spesa per interessi, è pari all'1,4% del Pil.

Aumenta invece la spesa dei consumi delle famiglie (1,5% in volume). La componente dei servizi è cresciuta dell'1,8% e quella dei beni dell'1,4%. Gli incrementi maggiori hanno riguardato la spesa per comunicazioni (+5,2%), alberghi e ristoranti (+3,6%), servizi sanitari (+3,5%) e istruzione (+3,2%). L'unica flessione si è registrata nella spesa per bevande alcoliche, tabacchi e narcotici (-0,9%).

L'Istat comunica poi che il reddito disponibile delle famiglie consumatrici ha segnato nel 2017 una crescita dell'1,6% in valore nominale e dello 0,5% in termini di potere d'acquisto. Poichè il valore dei consumi privati è aumentato del 2,6%, la propensione al risparmio delle famiglie e' scesa al 7,7% dall'8,6% del 2016.

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