Istat, a giugno sale la fiducia di consumatori e imprese

Draghi: "Il vento è cambiato a favore delle riforme Ue"

Spesa al supermercato (Ansa)

Spesa al supermercato (Ansa)

Roma, 27 giugno 2017 - La fiducia di consumatori e imprese è in recupero a giugno, dopo il calo di maggio. L'indice Istat del clima di fiducia dei consumatori aumenta di un punto percentuale passando da 105,4 a 106,4 e anche l'indice composito del clima di fiducia delle imprese (Iesi) sale da 106,2 a 106,4. Per le famiglie i miglioramenti sono estesi a tutte le componenti della fiducia.

I progressi più marcati riguardano il clima economico e il clima futuro. I giudizi e le aspettative dei consumatori riguardo la situazione economica del Paese migliorano mentre continuano ad aumentare, per il terzo mese consecutivo, le aspettative sulla disoccupazione e vedono "un deciso aumento" i giudizi e le attese su un incremento dei prezzi. Complessivamente, spiegano dall'Istituto di statistica, nonostante "i segnali positivi", la fiducia delle famiglie "resta su un livello abbastanza basso rispetto agli ultimi mesi".

La fiducia delle imprese, invece, "è al di sopra dei livelli medi degli ultimi cinque mesi" e rientra in "un trend di espansione iniziato all'inizio dell'anno". In particolare il clima di fiducia aumenta da 106,9 a 107,3 nel settore manifatturiero e da 128,1 a 129,8 nelle costruzioni. Nei servizi, il valore dell'indice si attesta a quota 106 da 105,6 e appare in controtendenza solo il settore del commercio al dettaglio dove l'indice diminuisce da 111,1 a 108,9. Nel comparto manifatturiero si evidenzia un miglioramento dei giudizi sugli ordini mentre si registra un lieve calo delle attese sulla produzione e le scorte di magazzino sono giudicate in decumulo. Nel settore delle costruzioni, i giudizi sugli ordini migliorano ma le aspettative sull'occupazione sono in diminuzione. Nei servizi, aumentano le aspettative sugli ordini e i giudizi sull'andamento degli affari sono in deciso miglioramento. Invece, i giudizi sugli ordini sono in peggioramento. Nel commercio al dettaglio, infine, si registra una diminuzione del saldo relativo alle vendite correnti ed aumenta quello relativo alle aspettative sulle vendite future; le scorte di magazzino sono giudicate in accumulo.

Segnali incoraggianti arrivano anche dalle parole del presidente della Bce Mario Draghi. La ripresa nell'Eurozona è "al di sopra del trend e ben distribuita" ma "dobbiamo persistere nella nostra politica monetaria" e serve "prudenza" con un aggiustamento graduale dello stimolo della Banca centrale europea, ha detto durante il forum delle banche centrali a Sintra, in Portogallo.

Nell'Eurozona "c'è una ritrovata fiducia nel processo di riforma e nel sostegno alla coesione, che potrebbero aiutare a liberare domanda e investimenti. Per anni - ha detto Draghi - l'Eurozona è stata avvolta in una nube d'incertezza sulla possibilità di realizzare le necessarie riforme sia a livello nazionale che dell'Unione", un freno alla fiducia e agli investimenti. "Oggi le cose sono cambiate" e sul versante politico "spirano venti a favore".

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