Fonsai, Salvatore e Jonella Ligresti condannati a Torino

Condannati anche Riccardo Ottaviani e l'ad Fausto Marchionni, assolti Antonio Talarico e Ambrogio Virgilio

Salvatore e Jonella Ligresti in una foto di archivio (Ansa)

Salvatore e Jonella Ligresti in una foto di archivio (Ansa)

Torino, 11 ottobre 2016 - Sentenze di condanna per i Ligresti nel processo torinese. Il Tribunale ha condannato a 6 anni Salvatore Ligresti e a 5 anni e 8 mesi la figlia Jonella per aggiotaggio informativo e falso in bilancio relativi ai tempi in cui erano ai vertici di Fondiaria Sai. Due anni e sei mesi all'ex revisore di Fonsai Riccardo Ottaviani, 5 anni e 3 mesi all'ad Fausto Marchionni. Assolti invece Antonio Talarico, ex vicepresidente della Compagnia, e l'ex revisore Ambrogio Virgilio. 

Il processo riguardava la presunta sottovalutazione della riserva sinistri della compagnia assicuratrice e una falsa comunicazione ai mercati. L'accusa, sostenuta dal pm Marco Gianoglio, aveva chiesto sette anni e tre mesi per i due Ligresti e 2 milioni di euro di multa. Gli avvocati difensori avevano invece chiesto l'assoluzione. Salvatore e Lionella Ligresti dovranno anche corrispondere, rispettivamente, una multa di un milione e 200mila euro e di un milione di euro. Entrambi sono stati inoltre interdetti dai pubblici uffici.   Fausto Marchionni dovrà pagare una sanzione di 700mila euro. Si chiude l'ultimo dei tre processi di primo grado per il caso Fonsai, esploso con gli arresti di tutta la famiglia Ligresti a luglio 2013.

LE TAPPE - E' un processo diviso tra i Tribunali di Milano e Torino quello che ha portato oggi alla condanna Salvatore e Jonella Ligresti. Falso in bilancio e manipolazione di mercato: con queste accuse, i Ligresti (il padre Salvatore, le figlie Giulia Maria e Jonella, mentre il figlio Paolo non venne rintracciato perché si trovava in Svizzera: si costituirà dopo due anni di latitanza) vengono arrestati nel luglio 2013. Il capostipite della famiglia ai domiciliari, in carcere le due figlie: i pm ipotizzano che il bilancio 2010 della compagnia assicurativa sia stato falsificato, con un danno per gli azionisti stimato in oltre 250 milioni di euro. Giulia Ligresti, molto provata dalla detenzione, chiede il patteggiamento e conclude il processo davanti al Tribunale di Torino con una condanna a 2 anni e 8 mesi, mentre a Milano il procedimento con abbreviato che vede coinvolto suo fratello Paolo, si conclude con l'assoluzione di tutti gli imputati in primo grado: la sentenza è stata impugnata dalla Procura generale ed ora si è in attesa del processo d'appello. Salvatore e Jonella Ligresti, invece, sono stati giudicati con rito immediato. Jonella aveva tentato la strada del patteggiamento, ma la sua istanza era stata respinta dal gip di Torino, che, nel gennaio 2014, aveva ritenuto troppo esigua la pena proposta (3 anni e 4 mesi, più 30mila euro di multa) dai difensori. Oggi, dunque, il verdetto dei giudici torinesi.