Fincantieri, Parigi: "Stx France per ora diventa statale"

Trieste, 27 luglio 2017 - Emmanuel Macron ha scelto di nazionalizzare gli storici cantieri navali Stx di Saint Nazaire (i più importanti della Francia), invece di affidarne le chiavi al gruppo italiano Fincantieri come voleva l'accordo con l'ex presidente Hollande dopo che il colosso italiano aveva presentato all'asta l'unica offerta degna di aggiudicazione. Lo ha scritto questa mattina Le Monde, anticipando l'annuncio ufficiale arrivato più tardi per bocca del ministro dell'Economia Bruno Le Maire. 

Fincantieri, Macron sulle orme di Napoleone. L'Italia è terra di conquista - di GIOVANNI SERAFINI

LE MOTIVAZIONI DI PARIGI - "Abbiamo preso la decisione di esercitare il diritto di prelazione su STX -  ha affermato Le Maire in conferenza stampa a Parigi - Il nostro obiettivo è difendere gli interessi strategici della Francia". Parole che smentiscono quanto detto in mattinata da un portavoce del governo, Christophe Castaner, secondo cui lo scopo del governo "non è nazionalizzare Stx". 

"Il nostro obiettivo è difendere gli interessi strategici della Francia"

Le Maire precisa che si tratta di una "scelta temporanea" che deve dare "il tempo di negoziare nelle migliori condizioni possibili la partecipazione di Fincantieri ai cantieri navali di Saint-Nazaire per costruire un progetto europeo solido e ambizioso". Non ci sono "sospetti sui nostri amici italiani" aggiunge, annunciando un incontro martedì a Roma con Padoan e Calenda.  Piuttosto esistono delle "sfide in termini di impiego", dice ancora, specificando che i cantieri Stx hanno "prospettive di lavoro per i prossimi 11 anni" e per questo la Francia vuole avere "tutte el garanzie" affinché le competenze di Stx "non partano un giorno verso un'altra potenza mondiale economica". 

TELEFONATA MACRON-GENTILONI - Della vicenda Fincantieri-Stx hanno poi parlato direttamente Macron e Gentiloni nel corso di una telefonata. Secondo quanto riferito dall'Eliseo, "non si può parlare di nazionalizzazione, quella trovata è una soluzione transitoria". "Quella di oggi era una data limite imposta giuridicamente per esercitare un diritto di prelazione e noi ci auguriamo che si trovi un grande spazio per Fincantieri", ha spiegato precisando che si è trattato di una telefonata "cordiale".  

PADOAN E CALENDA - L'irritazione Italiana rimane, come dimostra la dura nota diffusa dai ministri dell'Economia Pier Carlo Padoan e dello Sviluppo Carlo Calenda, a mercati chiusi, il cui tono era stato concordato con Palazzo Chigi. "Riteniamo grave e incomprensibile la decisione del Governo francese di non dare seguito ad accordi già conclusi. Accordi che garantivano la tutela dei livelli occupazionali in Francia e del know-how francese attraverso una governance equilibrata e in una prospettiva autenticamente europea", scrivono i ministri nella nota congiunta. "Riceveremo il ministro Le Maire martedì prossimo a Roma e ascolteremo la proposta del Governo francese partendo da questo punto saldo. Nazionalismo e protezionismo non sono basi accettabili su cui regolare i rapporti tra due grandi paesi europei. Per realizzare progetti condivisi servono fiducia e rispetto reciproco".

L'ACCORDO DISATTESO - Solo ieri il ministro  Calenda era stato chiaro circa  la rinegoziazione delle condizioni dell'intesa chiesta da Macron. Il nuovo capo dell'Eliseo, infatti, aveva rilanciato chiedendo un controllo paritario al 50% di Stx, invece che la maggioranza italiana (a Fincantieri, insieme con la Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste, sarebbe dovuto andare il 66,7%), come voleva il precedente accorso.