Ducati, il giallo vendita. Volkswagen fa i conti

I rumors: "Incarico a una banca". No comment, stretto riserbo della casa bolognese delle moto guidata da Claudio Domenicali

Claudio Domenicali (Lapresse)

Claudio Domenicali (Lapresse)

TORNANO a farsi vive, come un anno e mezzo fa, all’indomani della bufera del dieselgate, le voci su una possibile vendita di Ducati da parte di Volkswagen. A dirlo stavolta è l’agenzia di stampa Reuters, che cita un dossier e la conferma da parte di due fonti anonime, secondo cui la casa tedesca avrebbe già scelto la banca d’investimenti Evercore per valutare le opzioni di vendita del brand acquistato con la divisione Audi per 860 milioni nel 2012. Fino a 1,5 miliardi di euro il valore di mercato attuale. Alla base della vendita ci sarebbe il fatto che il marchio italiano sia l’unico fuori dal core business a quattro ruote della casa tedesca, e anche il fatto che il suo acquisto fosse in origine una scelta dell’allora presidente del consiglio di controllo di Volkswagen, Ferdinand Piech, dimessosi poi a fine aprile per i dissidi con l’ad dell’epoca, Martin Winterkorn. Voci che al momento hanno collezionato solo smentite. Come quella di Daimler, data come interessata all’acquisto. Sulle nuove indiscrezioni, Audi, Evercore e la stessa Ducati si sono rifiutati di commentare. Anche se ieri, a un incontro tra Luigi Torlai, il direttore risorse umane Ducati, e un gruppo di bikers iscritti alla Fiom tedesca Ig Metall, citando l’orgoglio di appartenere alla casa Volkswagen, avrebbe parlato della speranza di rimanerci ancora il più a lungo possibile. Un segnale delle incertezze captate, o più banalmente un generico auspicio.

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