Debito, Ue promuove l'Italia. "Ma serve Imu su prima casa per redditi alti"

La manovra-bis è "sufficientemente ambiziosa". Precise raccomandazioni per il 2018. Padoan: "Quadro positivo"

Pierre Moscovici (Ansa)

Pierre Moscovici (Ansa)

Bruxelles, 22 maggio 2017- Italia promossa (con riserva) dalla Commissione europea. Bruxelles ritiene sufficiente  la manovra-bis adottata dal nostro Paese e quindi "nessun passo ulteriore è giudicato necessario per rispettare la regola del debito". Lo scrive la Commissione nel pacchetto di primavera che contiene l'analisi dei conti pubblici e le raccomandazioni. Se per il 2017 non ci sono rischi di procedure per squilibri macroeconomici, questo non significa che si navighi in acque tranquille. Per il 2018 l'Italia dovrà fare uno "sforzo di bilancio sostanzioso" e le politiche dovranno sia "rafforzare la ripresa" sia "assicurare la sostenibilità dei conti". Per questo Bruxelles chiede di "spostare il carico fiscale dai fattori produttivi a tasse meno dannose per la crescita, reintrodurre la tassa sulla prima casa per i redditi elevati, riformare il catasto".

PADOAN - "Mi sembra che emerga un quadro positivo", commenta, a proposito dei rilievi della Commissione, il ministro Pier Carlo Padoan all'arrivo all'Eurogruppo. "Le riforme si continuano a fare - aggiunge - Bisogna implementarle e bisogna farne di altre. Siamo assolutamente d'accordo: la crescita ancora non ci soddisfa ma migliora. Poi, soprattutto, bisogna tenere la politica di bilancio in una strada stretta tra consolidamento e sostegno alla crescita"

LE CRITICITA' - La Commissione pone l'accento sull'"assenza di dettagli" nel Programma nazionale di Riforma (PNR). Il nuovo esame previsto in autunno, quando la Commissione valuterà "la conformità dell'Italia con il criterio del debito sulla base delle nostre previsioni". Pierre Moscovici, commissario Ue agli Affari economici, sottolinea che nelle raccomandazioni non è menzionata nessuna cifra. Le principali criticità che Bruxelles individua come freni alla ripresa economica nel nostro Paese sono ormai 'tristemente' celebri: dal debito sopra il 130% del Pil, che sottrae risorse alla crescita, passando per l'inefficienza della burocrazia e della Pubblica amministrazione fino alla corruzione.

BANCHE - La Commissione invita l'Italia ad "accelerare la riduzione dello stock dei non performing loans e a mettere in piedi iniziative per la sistemazione dei bilanci e la ristrutturazione, in particolare nel segmento delle banche sotto supervisione nazionale".  Quindi raccomanda all'Italia anche di sottoporre a revisione il quadro di regolazione per l'insolvenza con l'obiettivo di rafforzarlo.

TUTTI PROMOSSI - Le buone notizie non sono solo per l'Italia. Il Portogallo e la Croazia usciranno dalla procedura per deficit eccessivo. Una volta che il Consiglio Ecofin avrà avallato la decisione, sottolinea l'esecutivo comunitario, "solo 4 stati saranno ancora sotto procedura, contro i 24 del 2011".

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