Giovedì 25 Aprile 2024

Cartelle Equitalia, rottamazione entro il 31 luglio

Ultimo avviso. Pagamenti nei termini per non perdere i benefici

Una sede di Equitalia (Ansa)

Una sede di Equitalia (Ansa)

Roma, 23 luglio 2017 - Manca più o meno una settimana prima che l’Agenzia delle Entrate chiami l’ultimo giro della definizione agevolata delle cartelle esattoriali. La cosiddetta rottamazione delle cartelle e degli avvisi sta, cioè, entrando nei suoi giorni più caldi. Il 31 luglio prossimo, infatti, scadrà il termine entro il quale i cittadini che hanno richiesto l’adesione alla procedura potranno effettuare il pagamento della loro rata, che sia la prima o l’unica. E la scadenza, come ha ricordato proprio l’Agenzia in un suo avviso, porterà la decadenza automatica di tutti i benefici per chi non si attiva entro i termini.   Partiamo dalle indicazioni pratiche, fondamentali in questa fase. L’Agenzia delle Entrate ha messo on line, proprio per questo motivo, una guida agli ultimi giorni prima della scadenza. Sul sito dedicato alla riscossione è possibile richiedere copia della comunicazione delle somme dovute: è un tassello fondamentale per i passaggi successivi. Allo stesso tempo, i contribuenti potranno scegliere di utilizzare ‘ContiTu’, un servizio che permette il pagamento agevolato soltanto di una parte delle cartelle, passando da una procedura interamente telematica. In questo modo, anche chi non è in grado di pagare tutte le cartelle per le quali ha richiesto una definizione agevolata potrà ottenere almeno una parte dei benefici legati alla rottamazione.

I canali di pagamento a disposizione dei contribuenti, una volta stabilito quanto è necessario versare per sanare i propri debiti, sono molti. Ci sono gli sportelli bancari, l’addebito sul conto corrente, il pagamento tramite carta di credito, prepagata o bancomat, la domiciliazione bancaria, gli uffici postali, i tabaccai convenzionati con l’Agenzia delle Entrate e anche il sito internet dell’Agenzia della riscossione e l’app per smartphone di Equitalia. Praticamente, una volta ottenuto il bollettino, con il proprio codice fiscale sarà possibile pagare in tantissime modalità.   E farlo sarà fondamentale. Perché, come ha spiegato proprio l’Agenzia delle Entrate in una sua nota, «se non paghi entro il 31 luglio 2017 la prima o unica rata della definizione agevolata perderai i benefici previsti dalla norma e l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, come stabilito dalla legge, dovrà riprendere le procedure di riscossione». Tradotto: anche chi ha effettuato tutta la procedura in maniera corretta fino a questo punto, una volta superata la tagliola del 31 luglio prossimo, non potrà poi fare nulla per accedere di nuovo agli sconti. Dovrà, cioè, ripartire da zero e pagare interamente le cifre dovute all’erario.   Per qualcuno, comunque, potrebbe esserci qualche problema di liquidità. Come spiega l’avvocato Pasquale Lacalandra, specializzato in diritto fallimentare e crisi da sovraindebitamento: «La rottamazione agevola chi ha una situazione debitoria contenuta o chi ha una buona disponibilità economica». I problemi di indebitamento riguardano, infatti, prevalentemente i lavoratori autonomi o i soggetti che in passato hanno svolto un lavoro con partita Iva. Oltre l’80% di questi ha problemi di natura fiscale, con la quasi totalità che presenta un indebitamento superiore ai 50mila euro. Ma solo uno su dieci avrebbe la possibilità di corrispondere regolarmente le rate della procedura di rottamazione.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro