Giovedì 18 Aprile 2024

"Premio alle mamme under 30". Il crollo delle nascite ora fa paura

Il ministro Costa: "Piano organico per la famiglia, basta misure spot"

Noenato

Noenato

Roma, 24 agosto 2016 - UN PREMIO natalità per le neomamme under 30. Sotto forma di super-bonus bebè, o di rafforzamento e valorizzazione delle misure esistenti. Sarà questo, insieme con la concessione dello stesso bonus bebè già a sette mesi di gravidanza e con la revisione delle detrazioni fiscali per i figli a carico, il piatto forte del Piano famiglia che il Ministro Enrico Costa intende proporre per la legge di Bilancio 2017. Il titolare del dicastero anticipa solo le linee portanti del pacchetto che presenterà con il leader del suo partito, Alfano, il prossimo 13 settembre. Ma, secondo quanto emerge, sarà proprio l’impulso alla natalità per le più giovani il cuore dell’iniziativa. «Non è un provvedimento spot ma un provvedimento organico – spiega Costa – Negli anni sono state approvate misure per il sostegno alla famiglia contrapposte, o che si sono contraddette, misure complicate e non strutturate. Un disordine normativo dovuto forse anche a un eccesso di interventismo. Tutto questo va riordinato, e perciò ho predisposto una bozza di delega finalizzata alla razionalizzazione e al riordino delle misure».   L’OBIETTIVO è arrivare a un Testo unico sulla famiglia. E non è solo un obiettivo metodologico. Pur non bocciando i vari bonus introdotti anno dopo anno, il ministro punta innanzitutto a dare stabilità alle misure. «Troppi interventi sperimentali – incalza – o a termine non danno alle giovani coppie la sicurezza di cui hanno bisogno per mettere al mondo figli con serenità».  Dal metodo al merito, il passaggio è immediato. E, non a caso, lo stesso ministro indica alcuni criteri di fondo alla base dei possibili interventi. «Non mi sento di fare anticipazioni sulle risorse – osserva – ma stiamo provando a rendere strutturali tutte le misure». E ancora: dal ‘75 ad oggi si è registrato un aumento dell’età media della madre nella nascita del primo figlio: da 24,7 anni a 31,6 anni. Dunque: «Se oggi gli interventi sono legati soprattutto al reddito, io penso che un aspetto importante sia anche l’età perché è necessaria un’inversione di tendenza sull’età in cui si fa il primo figlio: la maggior parte delle misure devono orientarsi in questa direzione».    COME? Le ipotesi in cantiere sono molteplici. Solo quando sarà sciolto il nodo delle risorse e delle coperture, si potrà fare una selezione. Ma fin da ora, secondo quanto emerge, è possibile individuare due strade. Una è quella di mettere in campo una sorta di bonus bebè «rafforzato» o super-bonus destinato specificamente alle donne che fanno il primo figlio (e, a maggior ragione, se è il secondo) prima dei 30 anni. L’altra strada passa dal rafforzamento, sempre per questo target, delle varie misure esistenti: dallo stesso bonus bebè ai congedi parentali e di maternità, dal voucher per le baby sitter al set di sconti per i beni e servizi della prima infanzia.    IL TUTTO accompagnato dal rilancio degli asili nido pubblici e privati, magari ampliando la detrazione specifica per questo tipo di spese o introducendo un buono ad hoc da poter spendere nelle diverse strutture.  Un capitolo a sé stante, che va oltre il sostegno alle giovani mamme, riguarda direttamente il fisco per la famiglia. La partita è più grossa e tocca immediatamente il dossier detrazioni per i figli a carico. L’intento, anche in questo caso, è quello di ampliare questo tipo di sconto, ma bisognerà fare i conti, più che per le altre misure, con il ministero dell’Economia. 

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