Bitcoin, la febbre contagia Dubai. E dal Giappone arrivano i J Coin

Le criptovalute nel piano di innovazione tecnologica dell'Emirato. E a Tokyo le banche ne preparano una per le Olimpiadi

Il lancio a Dubai

Il lancio a Dubai

La guerra cinese per ora non è riuscita ancora a ’sconfiggere’ i Bitcoin: dopo i crolli, la criptovaluta è tornata a veleggiare attorno ai 4 mila dollari. ma attorno alla regina, c’è tutto un mondo in fermento, ogni giorno un criptovaluta nasce, e un’altra muore, da qualche parte nel cyber spazio globale. La febbre delle criptomonete sta contagiando anche i paesi arabi, Dubai in testa. L’Emirato di Dubai, leader delle innovazioni nella regione MENA, ha adottato la ‘strategia di Dubai Blockchain’ lanciata da Sua Altezza Sheikh Hamdan Al Maktoum, il principe ereditario alla corona di Dubai tra l’ufficio Smart Dubai e la Dubai Future Foundation. Obiettivo attuare entro il 2020 il piano di innovazione tecnologica.  Proprio da Dubai è stata appena lanciata (il 17 settembre) la quotazione una nuova criptovaluta, Money Trade Coin, sulla piattaforma internazionale NovaExchange. Una valuta virtuale certificata con un fondatore riconoscibile, Amit Lakhanpal, manager a  capo della Flintstone Group holding, che vuole essere la «criptovaluta della nuova era». Un pioniere dell’industria delle valute virtuali (che sulla piattaforma Money Trade Coin si potranno scambiare) facendo di Dubai il volano della propria espansione grazie ai numerosi investitori internazionali avidi di nuove tecnologie e costantemente alla ricerca del  ‘Next Big Hit’, il prossimo colpo grosso. Tornando a Oriente, il mondo delle criptovalute è in fermento anche in Giappone, dove un consorzio di grandi banche sta per lanciare una nuova valuta digitale. L’obiettivo? Essere pronto per i Giochi Olimpici di Tokyo del 2020 per contrastare l’iniziativa del colosso cinese dell’e-commerce Alibaba, che ha  lanciato il suo servizio di pagamenti via smartphone in Cina. Secondo il Financial Times il consorzio giapponese guidato da Mizhuo Financial Group e Japan Post Bank avrebbe già  ricevuto il disco verde della Boj per lanciare J Coin, una valuta elettronica per i pagamenti e i trasferimenti monetari via smartphone. Sarà convertibile in yen sulla base di un cambio uno per uno, basterà una app per essere attivato e userà un codice QR che consente la scannerizzazione nei negozi. Tutto gratis? In teoria. La merce di scambio è una accurata raccolta di dati sui modelli di spesa dei clienti.

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