Giovedì 18 Aprile 2024

Bitcoin, Kodak lancia la sua criptovaluta foto-centrica

Si chiamerà KodakCoin e permetterà ai fotografi di scambiare denaro e gestire i diritti delle proprie immagini. Il titolo vola a Wall Street

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Roma, 9 gennaio 2018 - Colpita dalla legge darwiniana dell'evoluzione tecnologica, Kodak ritornerà agli antichi fasti grazie all'ultima rivoluzione nel mondo dei Bit? Sì, parliamo proprio di lei, la famosa blockchain. Cioè la teconologia che sta alla base dei bitcoin e di altre criptovalute. E così il gruppo, un tempo famoso per le sue pellicole fotografiche e ora riposizionato sui servizi per le immagini digitali dopo il fallimento sfiorato nel 2013, lancerà la sua criptovaluta foto-centrica. Si chiamerà KodakCoin e permetterà ai fotografi di scambiare denaro e gestire i diritti delle proprie immagini. La moneta digitale sarà accompagnata da KODAKOne, una piattaforma pensata per "dare ai fotografi e alle agenzie più potere nel prendere un maggiore controllo nella gestione dei loro diritti sulle immagini". La parolina magica, blockchain, non ha deluso. Il titolo di Kodak, da mesi sonnolento e senza scossoni, ha fatto un balzo del 45% con l'annuncio, per poi viaggiare attorno al +103% a 6,32 dollari. Le sue azioni erano tornate ad essere scambiate al New York Stock Exchange nell'ottobre 2013 dopo un delistig avvenuto 22 mesi prima sulla scia di una bancarotta che costrinse l'azienda a cambiare pelle. In questo momento l'azione Kodak sale del 103% a 6,32 dollari.

KodakCoin sarà offerta dal 31 gennaio agli investitori accreditati in Usa, Regno Unito, Canada e altri Paesi selezionati nell'ambito di una cosiddetta Initial coin offering (offerta iniaziale di moneta) nel rispetto delle regole della Consob americana. Da inizio anno il titolo Eastman Kodak ha guadagnato il 34% ma negli ultimi 12 mesi ha perso il 73%. Non è la prima volta che il potere della parola blockchain moltiplica i valori di Borsa. A ottobre l'incubatore On-line Plc si è ribattezzato On-line Blockchain Plc e le sue azioni sono passate in poche ore da 16 a 80 sterline. Stesso effetto a dicembre, con il titolo di un produttore di bevande (la Long Island Iced Tea Corp) schizzato del 503% quando ha deciso di trasformarsi in Long Blockchain.

In questo caso, però, non è solo il tentativo di salire su un treno in corsa. Nel mondo della fotografia la blockchain potrebbe risolvere un problema annoso: quello dei diritti delle immagini. Il ceo di Kodak, Jeff Clarke, ha infatti spiegato che "per molti nel settore tecnologico, 'blockchain' e 'criptovalute' sono parole che vanno di moda ma per i fotografi che hanno faticato a tenere sotto controllo il loro lavoro e come viene utilizzato, quelle parole sono cruciali nel risolvere quello che viene percepito come irrisolvibile". Secondo lui, "Kodak ha sempre cercato di democratizzare la fotografia e rendere le licenze eque per gli artisti" e queste tecnologie danno alla comunità della fotografia "un modo nuovo e innovativo per farlo". Ciribiribì KodakCoin.

Ps: ieri si è registrato il pentimento di uno dei grandi detrattori del Bitcoin, l'amministratore delegato di JPMorgan Jamie Dimon ha detto di essersi pentito di averlo chiamato "frode".

 

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