Mercoledì 24 Aprile 2024

Bitcoin, primo fondo comune europeo. Intanto il valore continua a macinare record

Lunedì ha sfondato anche il muro degli 8mila dollari

Bitcoin, foto generica (Afp)

Bitcoin, foto generica (Afp)

Parla francese il primo fondo comune di investimento europeo in Bitcoin. A lanciarlo è Tobam che punta a offrire agli investitori qualificati e istituzionali che desiderano aumentare la propria esposizione sulla criptovaluta, un veicolo più efficiente e sicuro, usufruendo anche dei sistemi informatici del fondo francese per tracciare il valore dei Bitcoin. 

Valore che, al netto della volatilità che lo ha contraddistinto nelle ultime settimane, continua a macinare record: lunedì ha sfondato anche il muro degli 8mila dollari. Il prezzo viaggi adesso sopra gli 8.100 dollari, con una capitalizzazione di mercato pari a 137 miliardi di dollari e 16,7 milioni di pezzi in circolazione. Considerando che a gennaio il Bitcoin valeva meno di mille dolalri, siamo di fronte a un aumento del 700%. 

Performance che tengono alta l'attenzione sulla regina delle criptovalute anche a Wall Street dove, stando alle indiscrezioni del Wall Street Journal, anche JP Morgan starebbe cambiando idea. Dopo le dichiarazioni forti rilasciate dall'ad Jamie Dimon, che aveva definito la moneta virtuale una frode, peggio della bolla dei tulipani, la banca Usa starebbe  ora valutando - a fronte della riscossione di commissioni - se aiutare i clienti a fare trading sui futures sul Bitcoin, che saranno lanciati entro la fine dell'anno da CME sotto forma di derivato.

Tenta di opporsi all'avanza della criptovaluta il Marocco che ha posto il difieto ufficiale di far circolare ed effettuare transazioni in  Bitcoin: lo ha annunciato l'Ufficio nazionale degli scambi, bollandoli come "occulti" e "molto rischiosi". Secondo le stime ufficiali, nel paese nordafricano gli scambi in Bitcoin potrebbero  appresentare un volume quotidiano di 200.000 dollari. L'Ufficio nazionale degli scambi ha avvertito che infrazioni alla regolamentazione finanziaria vigente saranno punite con sanzioni, che vanno fino a 5 anni di carcere e da 44 a 1767 euro di multa in caso di  produzione, emissione, distribuzione, vendita o introduzione nel Regno di segni monetari non riconosciuti legalmente. La domanda è: come faranno a far rispettare il divieto?

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