Martedì 23 Aprile 2024

"Uscita da Qe potrebbe essere graduale". Ma la Bce: "Nessuna discussione"

Indiscrezione di Bloomberg, che cita fonti dell'Eurotower. La scadenza del programma è fissata per marzo 2017, ma Draghi ha sempre chiarito che gli acquisti potrebbero essere prorogati

Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea (Ansa)

Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea (Ansa)

Roma, 4 ottobre 2016 - L'uscita dal Quantitative easing sarà graduale? Forse. L'agenzia Bloomberg, che cita funzionari della Bce, ha riferito che l'Eurotower potrebbe avviare il ritiro progressivo degli acquisti di Bond prima della conclusione del programma di quantitative easing, al ritmo di 10 miliardi di euro al mese. Al momento il Quantitative easing è pari a 80 miliardi al mese. Secondo l'agenzia starebbe emergendo un certo consenso a Francoforte sulla necessità di far partire il 'tapering' - sulla falsariga di quanto già fatto dalla Federal Reserve - ossia la graduale riduzione degli acquisti di titoli di Stato attraverso il Qe la cui conclusione è fissata a marzo 2017. C'è però una precondizione: una decisione sul termine temporale del programma, al momento ancora aperto.

Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha infatti sempre chiarito che gli acquisti di attività potrebbero essere estesi oltre la scadenza provvisoria del marzo 2017 qualora il tasso di inflazione continui a rimanere al di sotto degli obiettivi. Ufficialmente dall'Eurotower affermano però che "il consiglio dei governatori non ha discusso questi argomenti, come ha affermato il presidente Draghi durante l'ultima conferenza stampa e la sua recente audizione al Parlamento Europeo". Nell'ambito del piano, la scorsa settimana la Banca centrale europea ha acquistato titoli pubblici per 11,54 miliardi di euro. Nella settimana precedente lo shopping dell'istituto di Francoforte si era attestato a 15,40 miliardi.

 

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