Bancomat e carta di credito, addio ai costi extra quando si compra. Ecco perché

Diffusa fino a oggi una pratica scorretta in particolare su siti di volo e viaggi ma anche nei negozi

Un pagamento tramite bancomat (Ansa)

Un pagamento tramite bancomat (Ansa)

Milano, 14 gennaio 2018 - Quando si acquista un bene o un servizio, sia online sia in negozio, e si paga con la carta di credito, una prepagata o il bancomat non si deve versare alcun costo extra. Il divieto all’applicazione di commissioni aggiuntive per l’utilizzo della moneta elettronica (ma anche di altri strumenti di pagamento come i bonifici) era già contenuto dal 13 giugno 2014 nelle norme del Codice al consumo. Peccato che in troppi casi fosse disatteso, in particolare sui siti di voli e viaggi ma anche del commercio elettronico e talvolta persino nei negozi specialmente per importi minimi o durante il periodo dei saldi.

Una pratica scorretta che ha visto negli ultimi anni le proteste delle associazioni dei consumatori e in particolare di Altroconsumo che aveva rilevato, soprattutto da parte di alcuni portali di viaggio (a suo tempo denunciati all’Antitrust e alla Banca d’Italia) come Edreams, Opodo, Lastminute, Volagratis o Expedia, l’applicazione di costi extra sugli acquisti con le carte di credito che potevano andare da 5 a 40 euro. E in alcuni casi senza segnalare all’inizio del pagamento l’applicazione delle commissioni aggiuntive. Era intervenuta anche l’Authority garante della concorrenza con tanto di sanzioni.

Da ieri simili pratiche scorrette non dovrebbero più ripetersi. Grazie all’entrata in vigore della nuova direttiva che regola i servizi di pagamenti in Europa, infatti, i costi extra per i pagamenti con la moneta elettronica sono vietati e questo comporterà per i consumatori europei un risparmio fino a 500 milioni di euro all’anno. La prima direttiva di questo tipo risale al 2007, ed era pensata per favorire l’ingresso nel mercato di altri attori, oltre alle banche, come Paypal, le app di mobile payment come Apple Pay e Samsung Pay, o in Italia anche Satispay. Proprio per regolare questo cambiamento e la Fintech, la tecnologia applicata ai servizi finanziari – che adesso deve fare i conti anche con le criptovalute – l’Europa ha rivisto la direttiva emessa dieci anni fa. E la principale novità riguarda proprio il divieto di applicare extra costi a chi paga con le carte. Le nuove norme rafforzano anche i diritti dei consumatori: in caso di furto o frodi con carte o bancomat, in alcuni casi il cliente fino ad oggi era tenuto a pagare 150 euro (prima del blocco della carta) per l’uso fraudolento. Adesso la sua responsabilità scende a 50 euro. Aumenterà anche la trasparenza dei costi di commissione quando si acquista qualcosa in una valuta europea diversa dall’euro rendendo più trasparente l’applicazione del tasso di cambio e saranno più stringenti le norme su privacy e sicurezza delle transazioni.

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