Martedì 23 Aprile 2024

Def, Renzi: "L'Iva non si tocca e non si toccherà"

Padoan: "L'aumento è solo una delle ipotesi, ci sarà il confronto". Bankitalia: Possibilità che merita una discussione"

Matteo Renzi ospite da 'Matrix' (Ansa)

Matteo Renzi ospite da 'Matrix' (Ansa)

Roma, 19 aprile 2017- Sulla revisione delle aliquote Iva "io posso avere delle preferenze ma alcune di queste sono state amplificiate in modo distorto dalla stampa nei giorni passati, non sono le mie preferenze inossidabili. Ho risposto in modo specifico a una domanda specifica", ma "è stata tradotta in mia preferenza una delle tante ipotesi". Così il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, rispondendo nel corso di un'audizione in commissione Bilancio al Senato sul Def dopo le polemiche sollevate da una sua intervista in cui definiva lo scambio Iva-cuneo come un'ipotesi sul tavolo. 

"E' una delle tante ipotesi - ha insistito - io spero che il dibattito possa essere molto franco e con un po' di analisi tecnica, non solo di analisi politica". In generale, Padoan ha spiegato: "Io non sono in grado di dire quali misure adotteremo, ancora non se ne è parlato, fa parte di un dibattito che deve essere fatto". Interverremo "sul lato delle spese, delle entrate e altre misure fiscali, non aggiungo altro fa parte del dibattito", ha spiegato ancora Padon sottolienado che "resta confermata la volontà del governo di proseguire nel percorso di progressiva riduzione della pressione fiscale".

In questo senso, la prossima legge di bilancio prevede di escludere l'aumento dell'Iva nel 2018 contenuto nelle clausole di salvaguardia, "attuando una manovra alternativa, da definire nei prossimi mesi". 

BANKITALIA - Sul tema è intervenuta anche la Banca d'Italia. Il contrasto dell'evasione fiscale e razionalizzazione della spesa - ha spiegato il vicedirettore generale di Bankitalia Luigi Signorini sempre in audizione - sono "obiettivi condivisibili e da considerare strategici" ma "la possibilità di reperire in questo modo risorse tanto ingenti e in così breve tempo non è sicura. A questo proposito una "una riconsiderazione dell'ampio ventaglio delle aliquote Iva non dovrebbe a questo stadio essere esclusa, così come è opportuno valutare la possibilita' di razionalizzare e contenere le tax expenditures". In particolare, ha aggiunto Signorini, "lo scambio tra un inasprimento dell'Iva e la riduzione del cuneo fiscale è una questione complessa che merita di essere discussa e approfondita, che va al di là della discussione del Def".

RENZI - In serata, a Matrix, è intervenuti sulla questione anche Matteo Renzi. "L'Iva non si tocca e non si toccherà perché tutti gli anni si è presentata un'ipotesi analoga e tutti gli anni l'abbiamo bloccata riducendo le tasse - ha detto l'ex premier -. L'ultima volta che è aumentata è stato nel 2013, io ho sempre detto no, l'Iva la pagano tutti dal pensionato al disoccupato, non piace l'idea di buttare la croce a chi non ce la fa". 

CORTE DEI CONTI - Sul Def si è infine espressa anche la Corte dei Conti, per la quale l'obiettivo di deficit all'1,2% nel 2018 è "da perseguire con fermezza, ricercando la più efficace composizione tra una disattivazione, anche parziale, della clausola (o il ricorso ad altre misure fiscali), misure di contenimento della spesa, che riducano il perimetro dell'intervento pubblico e un più esteso ricorso a una diversificazione negli accessi alle prestazioni". 

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