Alitalia, il 'no' dei dipendenti. Bocciato il piano industriale

I contrari hanno vinto con 6.816 voti, contro 3.206. Sindacati: "Attendiamo le valutazioni e decisioni degli azionisti e del governo"

Foto d'archivio di uno sciopero Alitalia (Imagoeconomica)

Foto d'archivio di uno sciopero Alitalia (Imagoeconomica)

Roma, 24 aprile 2017 - Il nuovo piano di salvataggio di Alitalia è stato bocciato nel referendum sottoposto ai dipendenti. I 'no' vincono nettamente, affermandosi con 6.816 voti, contro 3.206 'sì', cioè con il 67%. Lo riferiscono i sindacati comunicando il dato finale della consultazione.

Il 'no' ha decisamente prevalso nella prima urna, quella del personale viaggiante. Nella seconda, dove hanno votato  amministrativi e non operativi, i voti favorevoli sono in vantaggio, ma non sembrano in grado di colmare il divario. Infati il 'sì' prevale con 774 contro ai 'no' che sono 440. 

Già da metà pomeriggio la vittoria del 'no' era nell'aria, con una schiacciante preponderanza di contrari fra il personale navigante. Governo preoccupato e subito arrivava la notizia di un vertice a palazzo Chigi, dove il premier Paolo Gentiloni ha incontrato i ministri dei Trasporti Graziano Delrio, dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e del Lavoro Giuliano Poletti, per fare il punto su una situazione sempre più delicata. 

In serata l'annuncio del superamento del 50% dei votanti da parte dei contrari al piano. Un risultato che apre uno scenario complesso. 

Domani è previsto il Consiglio di amministrazione di Alitalia, per deliberare la richiesta di amministrazione straordinaria speciale, dove sarà probabile il passo indietro dei soci che rimetteranno la palla in mano al governo. Quindi il ministero dello Sviluppo Economico procederà con la nomina di uno o più commissari, massimo 3. 

ECCO COME FUNZIONA L'AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA

Scatteranno le richeste di pagamento dei fornitori, preoccupati per il futuro. E al commissario / ri avranno tempi stretti per elaborare un piano industriale da sottoporre a governo e ai creditori. 

Improbabile trovare un acquirente per Alitalia, o dei finanziatori. Al commissario quindi no resterebbe che chiedere il fallimento della compagnia, con la conseguente dichiarazione di insolvenza da parte del Tribunale. Il curatore fallimentare inizierà la procedura liquidatoria, con due anni di cassa integrazione, Naspi e quindi disoccupazione per i lavoratori. E  la cessione degli asset della compagnia. I costi della liquidazione di Alitalia potrebbero toccare il miliardo. 

Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Ugl Trasporto aereo: "Quello che si evince è che la votazione è stata una votazione sofferta, ma decisa contro un'azienda che poco ha fatto finora per risollevare le proprie sorti. Attendiamo le valutazioni e decisioni degli azionisti e del governo nella consapevolezza di cercare sino all'ultimo ogni soluzione possibile per evitare decisioni che sarebbero traumatiche e non più modificabili".  

COSA PREVEDE IL PRE-ACCORDO

Secondo quanto riferiscono fonti sindacali avrebbe votato l'87% dei 12.500 dipendenti chiamati a esprimersi sul verbale di incontro per un accordo sul nuovo piano industriale firmato all'alba di venerdì scorso 14 aprile.

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