Giovedì 18 Aprile 2024

Alitalia news. Calenda: "Entro 6 mesi vendita o liquidazione"

Poletti: "Esclusa la nazionalizzazione". La compagnia aerea: "Nessuna modifica all'operatività dei voli". Hogan: "No all'accordo è profondamente deludente"

Personale Alitalia in attesa di conoscere i risultati del referendum a Fiumicino (Ansa)

Personale Alitalia in attesa di conoscere i risultati del referendum a Fiumicino (Ansa)

Roma, 25 aprile 2017 -  Niente ricapitalizzazione per Alitalia. E quelle "procedure previste dalla legge" che il cda della compagnia di bandiera ha deciso di avviare non sono altro che l'iter per il commissariamento dell'azienda. La decisione è stata già comunicata in via ufficiale dal presidente Luca Cordero di Montezemolo al Presidente dell'ENAC Vito Riggio. E mentre Hogan, presidente e amministratore di Etihad, giudica "profondamente deludente" il no al pre-accordo espresso dai dipendenti nel referendum di ieri, il governo manda un segnale chiaro con Calenda e Poletti: l'ipotesi nazionalizzazione è esclusa. Fonti Ue, nel frattempo, riferiscono che l'opzione di nuovi aiuti di Stato "è possibile".

image

POLETTI E CALENDA - Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti chiarisce a Sky Tg24 che "la nazionalizzazione è esclusa". E aggiunge: "Quello che potevamo fare, lo abbiamo cercato di fare. Intanto bisogna prendere atto delle decisioni degli azionisti". Interviene anche Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo economico. "La cosa più plausibile è che si vada verso un breve periodo di amministrazione straordinaria che si potrà concludere nel giro di 6 mesi o con una vendita parziale o totale degli asset di Alitalia, oppure con la liquidazione", dice al Tg3. "Se ci saranno aziende interessate a rilevarla - aggiunge - questo è tutto da vedere". Nel frattempo, è slittato l'incontro previsto per domani al Mise per fare il punto sulla situazione. Il vertice si terrà probabilmente dopo le riunioni degli organi deliberanti di Alitalia.

LA NOTA - "Data l'impossibilità di procedere alla ricapitalizzazione", il cda di Alitalia "ha deciso di avviare le procedure previste dalla legge e ha convocato un'assemblea dei soci per il 27 aprile al fine di deliberare sulle stesse". E' quanto si legge in una nota della compagnia. Il Consiglio di Amministrazione "ha preso atto con rammarico della decisione dei propri dipendenti di non approvare il verbale di confronto firmato il 14 aprile tra l'azienda e le rappresentanze sindacali". L'approvazione del verbale, si legge in una nota, "avrebbe sbloccato un aumento di capitale da 2 miliardi, compresi oltre 900 milioni di nuova finanza, che sarebbero stati utilizzati per il rilancio della Compagnia"

Nessuna modifica per ora all'operatività dei voli Alitalia. "A seguito dell'esito negativo della consultazione referendaria sul verbale di confronto siglato da Alitalia e dalle organizzazioni sindacali, - si legge ancora - la Compagnia tiene a precisare che il programma e l'operatività dei voli Alitalia non subiranno al momento modifiche". 

HOGAN - "Il rifiuto di questo accordo è profondamente deludente". Lo dice in una nota James Hogan. "L'accordo preliminare con i sindacati era stato reso possibile e supportato dai leader degli stessi sindacati, dal management di Alitalia, dal Primo Ministro Italiano e da tre Ministri del Governo, che avrebbero aiutato a mettere il futuro di Alitalia al sicuro".

UE - Bruxelles non pone veti, a quanto sembra, su eventuali possibili aiuti di Stato per la compagnia di bandiera. "Non possiamo speculare" su eventuali misure pubbliche a sostegno di Alitalia, sottolinea un portavoce della Commissione Ue. L'opzione aiuti resta dunque "possibile"  in quanto "sono passati più di 10 anni dall'ultima volta" che questa è stata fatta, spiegano fonti Ue. La Corte Ue aveva già riconosciuto la discontinuità tra le società Alitalia, ultima beneficiaria di aiuti, e Cai.

PD -  "Non lasceremo sole le famiglie: l'impegno del Pd è stare accanto a una grande azienda italiana, va cercata fino in fondo una soluzione - dice Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera, interpellato su Alitalia -. Tante migliaia di lavoratori e un grande indotto non possono essere dispersi: l'Italia che vive di turismo e cultura non può restare senza una compagnia al servizio del sistema Paese". E aggiunge: "I problemi vengono dal passato, quando la destra non ha accompagnato Alitalia sul mercato nell'accordo con Air France".

SCHEDA: Cosa prevedeva il pre-accordo

LA GIORNATA - Per piloti, hostess, steward e tutto il personale Alitalia oggi è una giornata di lavoro come tante allo scalo di Fiumicino. Una giornata che arriva dopo l'esito del referendum tra i lavoratori dove ha prevalso il No col 67% sul Si al preaccordo (SCHEDA Cosa prevedevasiglato tra governo, azienda e sindacati confederali. "Il No al preaccordo al Piano di salvataggio è stata certamente una scelta rischiosa da parte della categoria ma adesso speriamo di scrivere una nuova pagina che permetta, una volta fatta chiarezza, la sopravvivenza», spiegano i lavoratori. Forti preoccupazioni circolano anche tra i lavoratori dell'indotto, molti dei quali residenti sul litorale romano, che ora rischiano di dover affrontare una lunga fase di incertezza occupazionale.

"Chiaramente siamo vicini a tutti i lavoratori, attendiamo però la nomina di un commissario e il deposito di un piano industriale per capire esattamente quale sia l'idea che il governo ha per queste persone. Noi riteniamo che il lavoro vada tutelato, lo dice la Costituizione", ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro