Venerdì 19 Aprile 2024

Ebola, esperti Usa: "Entro fine gennaio 1,4 milioni di contagiati". Un caso sospetto in Svizzera

È la previsione dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti. Intanto c'è un caso sospetto in Svizzera

Il trasferimento di un prete spagnolo infettato dall'ebola (Ap/Lapresse)

Il trasferimento di un prete spagnolo infettato dall'ebola (Ap/Lapresse)

New York, 23 settembre 2014 - Entro la fine di gennaio i casi di Ebola in Liberia e Sierra Leone potrebbero salire a un numero compreso tra 550.000 e 1,4 milioni. È la previsione dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti, che ha diffuso un nuovo rapporto sull'epidemia in corso in Africa occidentale. I calcoli del Cdc, si legge sul New York Times, sono basati sull'assunto che il numero di contagi sia stato sinora gravemente sottostimato. La stima di casi attuale potrebbe dover essere moltiplicata per due volte e mezzo. Secondo lo scenario peggiore, se l'epidemia proseguisse con l'andamento attuale e senza metodi per contenerla, i due Paesi potrebbero contare 21.000 casi di Ebola entro il 30 settembre. Secondo il migliore, in cui i morti sarebbero seppelliti con procedure sicure e il 70% dei pazienti curato riducendo i rischi di trasmissione, l'epidemia nei due Paesi sarebbe "quasi finita" entro il 20 gennaio. 

A NOVEMBRE PRIME SPERIMENTAZIONI VACCINO - Dovrebbero partire dal prossimo mese di novembre le prime sperimentazioni del prototipo per la cura dell'Ebola nei paesi dell'Africa occidentale. Lo ha annunciato Wellcome Trust, organizzazione umanitaria britannica di ricercatori biomedici, che sta finanziano il progetto con 5,2 milioni di dollari. L'organizzazione ha aggiunto che alcuni esperimenti sono stati già condotti, "ma nessuno è stato ancora testato per la sua efficacia e sicurezza negli umani ammalati di Ebola". Secondo David Heymann, professore di epidemiologia infettiva presso la London School of Hygiene & Tropical Medicine, il processo di plasmaferesi, che consente di estrarre dai sopravvissuti al virus i loro anticorpi per trasferirli nel sangue di altri pazienti, potrebbe rappresentare uno strumento utile nella battaglia per contenere l'epidemia, anche se "non è ancora stato testato dal punto di vista clinico, ma solo usato ad hoc molte volte". 

SVIZZERA, UN CASO SOSPETTO  - Un cittadino della Guinea richiedente asilo in Svizzera è stato ricoverato in ospedale a Losanna, considerato come un "caso sospetto di Ebola". Lo ha indicato il ministero della Sanità elvetico. E' arrivato il 17 settembre al centro d'asilo di Vallorbe, nel cantone di Vaud, e in base alle sue dichiarazioni aveva lasciato il suo Paese per la Francia due giorni prima, ha precisato una nota del ministero. Dal momento che ha dichiarato che un componente della sua famiglia era deceduto a causa del virus dell'Ebola, è stato posto sotto controllo ospedaliero, in quarantena. Il 23 settembre ha cominciato ad avere la febbre ed è considerato "un caso sospetto". Esami sono in corso e questo esempio, ha sottolineato il ministero svizzero, dimostra "che il dispositivo predisposto funziona". 

IL 2 OTTOBRE CONFERENZA INTERNAZIONALE - Il ministro degli Esteri britannico ha annunciato che la Gran Bretagna ospiterà il prossimo 2 ottobre, a Londra, una conferenza internazionale sull'epidemia di Ebola. Hammond, che ha presieduto in videoconferenza da New York una riunione d'urgenza del comitato Cobra, ha fattao abbello ad una ''coalizione globale'' per contrastare la malattia. ''E' adesso vitale che la comunità internazionale traduca la sua preoccupazione in azione'', ha detto Hammond.