E' il City dei Paperoni: follie per De Bruyne, Sterling e OtamendiPremier il campionato piu ricco, Germania e Francia frenano

Paolo Franci Roma Per capire se sono soldi spesi bene, ci sarà tempo. Intanto però, ci godiamo il ritorno all'Eldorado. Oltre Seicento milioni spesi qualcuno dirà: con la storia dei prestiti e riscatti in realtà molte sono cambiali... solo la Premier davanti a noi e quel po' po' di nomi chic che tutti insieme non si vedevano da anni. Lo scorso anno il top del mercato fu Iturbe. Una venticinquina di milioni spesi dalla Roma per un talento oggi deprezzato. Ora, ci si riempie la bocca con Dzeko, Kondogbia, Bacca, Luiz Adriano, Perisic, Blaszczykowski, Mandzukic, Khedira per non parlare della circolazione interna' da Hernanes a Dybala a Ljajic o alla ricca sezione a volte ritornano': Jovetic, Felipe Melo, Cuadrado. Vuoi mettere? Venghino signori e signore perchè se non è ancora il campionato più bello del mondo, definizione che una volta faceva rima con Serie A di strada tappezzata di milioni ce n'è da farne sicuramente è il più belloccio. E anche qualcosa in più. Perchè tutti questi investimenti? E perchè, mai come ora, il campionato si mostra più avvincente di un romanzo di Forsyth? Una sola risposta: Rifondazione. Napoli, Milan, Inter, Roma, Fiorentina, Juve pur muovendosi attraverso logiche diverse, hanno ricostruito, se non rifondato, le squadre. La diretta conseguenza non può che essere la grande incertezza sui reali valori. Il premio portafoglio d'oro va senza dubbio alla Juve. E' la squadra che ha speso di più, 127 milioni, incassandone 75. Diranno i maligni (che in zona bianconera non mancano mai): tutti quei soldi e il peggior avvio di campionato della sua storia. Vero, ma diamole tempo. Pirlo, Vidal, Tevez, i tre monumenti evaporati in un sol colpo non sono facili da digerire. E c'è da capire quanto e come Cuadrado e Hernanes, in aggiunta a talenti indiscutibili come Dybala, riusciranno a decollare. Sgombriamo il campo: gran mercato quello juventino, anche se là in mezzo... Un piccolo capolavoro, cifre alla mano, l'ha fatto la Roma. Walter Sabatini, reo confesso della campagna acquisti invernale più scellerata della sua carriera Doumbia, Spolli, Ibarbo), s'è riscattato alla grande. Szcezesny e Dzeko sono gli eroi di Roma-Juve. Digne e Iago Falque hanno già convinto, Salah è in fase di decollo. E la Roma non ha ceduto nessun gran nome rispetto allo scorso anno. Romagnoli e Bertolacci erano a Genova, Ljajic era precipitato nelle gerarchie di Garcia. Il capolavoro, poi, è nei conti. La Roma ha chiuso il mercato con +28 milioni, miglior performance, e per molti è la squadra da battere. Il Milan ha speso tanto (90) e incassato poco (9). Ha preso i giocatori chiesti da Mihajlovic, anche se il mancato colpo Witsel lascia aperti interrogativi a centrocampo. Quei due là davanti, Bacca&Luiz, hanno già tolto Sinisa dai casini, ma là dietro e in mezzo manca qualcosa. I (più o meno) magnifici 9 del Mancio hanno cambiato volto all'Inter. D'altra parte lui, il divin Roberto uno che vince qualcosa ogni anno da quando è allenatore non sarebbe tornato senza solide garanzie. La squadra è nuova di zecca e pare tosta in tutti i reparti. Dovrà rodarsi? Sì, ma nel frattempo è lassù in classifica. Si dice: Thohir s'è svenato. Sicuri? il bilancio di mercato recita +2, con 88 milioni spesi e 90 incassati. Mica male. Il Napoli s'è ridimensionato: nessun gran nome, Soriano sfumato, tifosi in tumulto con 33 milioni spesi e 15 incassati. E' andata pari la Fiorentina: spesi e incassati 28 milioni per un mercato giudizioso ma azzeccato, con la ciliegina Blaszczykovski e un allenatore-garanzia.