Mercoledì 24 Aprile 2024

"I ragazzi ci sniffano in faccia". La trincea dei volontari in Riviera

"L’etilometro? Lo usano per sfidarsi a chi ha bevuto di più". "Ogni droga ha una musica. La ketamina viene usata soprattutto nei rave"

Droga, cocaina, sniffare: foto generica (Radaelli)

Droga, cocaina, sniffare: foto generica (Radaelli)

Monica Raschi

Rimini, 27 luglio 2015 - «C’È CHI sniffa cocaina qui sul nostro banchetto informativo e chi taglia la marijuana. Succede di vedere anche questo». Cristian Tamagnini è uno degli operatori del progetto ‘Circolando’, messo in piedi dall’Ausl di Romagna, che tutti i weekend scende nella trincea delle discoteche della provincia di Rimini, delle sue strade e piazze per cercare di salvare la vita a giovani che fanno uso e abuso di droga e alcol, quasi sempre mischiati in un cocktail dagli effetti micidiali.

Lamberto Lucaccioni, 16 anni, è morto il 18 luglio al Cocoricò di Riccione dopo una dose letale di ecstasy. Ma lo sballo non si è certo fermato nella Riviera in questa infuocata estate: la richiesta di stupefacenti è altissima e il mercato risponde prontamente. In questo momento non si vende espressamente all’interno dei locali, stretti nella morsa dei controlli, ma pochi metri fuori, come la nostra inchiesta ha dimostrato.

E SULLA linea di fuoco ci sono gli operatori, che spesso devono rimettere insieme i pezzettini di questi ragazzi frantumati dagli effetti delle droghe combinate con dosi massicce di alcol. «Eravamo all’interno di una discoteca di Rimini che aveva dato il consenso per l’allestimento di una saletta chillout (un luogo che si può definire di ‘compensazione’, ndr). È arrivato un ragazzo molto giovane sorretto dagli amici – racconta Tamagnini – con il tipico atteggiamento da ecstasy: digrignava i denti ed era parecchio aggressivo. Mentre gli altri lo tenevano, noi abbiamo cercato di bagnargli la testa per abbassare la temperatura corporea, e di farlo bere. Racconto questo come uno dei casi emblematici a cui diamo assistenza e che sono determinati dalle droghe. E non c’è dubbio che un certo tipo di droga, dall’ecstasy alla ketamina, è strettamente legato a un certo contesto».

«Le anfetamine sono associate a un tipo di musica dal ritmo sincopato e gli effetti ricercati con l’ecstasy sono proprio quelli di essere in sintonia con questo ritmo – spiega Emma Pegli del Sert di Rimini –. La ketamina, invece, è molto più utilizzata nei rave».

MA UN ALTRO mostro contro il quale gli operatori combattono è il binge drinking, l’abuso smodato di alcol che porta fino al coma etilico. «Noi forniamo gli etilometri a tutti quelli che ce lo chiedono – prosegue – e posso dire che tante volte arrivano da noi gruppi di ragazzi che misurano il tasso alcolico solo per fare una gara tra di loro e vedere chi ha bevuto di più. Ma tanti lo fanno per coscienza e una salvaguardia personale e degli altri. La prevenzione che cerchiamo di mettere in atto è una cosa fondamentale».

L’altro fronte di guerra è quello dei Pronto soccorso degli ospedali di Rimini e Riccione, dove arrivano tanti giovani a pezzi dopo una notte di sballo. Il copione sembra essere sempre lo stesso: immobili e addormentati, raccontano i medici, aspettano nelle sale di attesa che l’amico stia meglio per tornare a casa tutti insieme. A volte basta poco per rimettersi in piedi e progettare un altro weekend ‘stupefacente’. A volte, come è accaduto al giovanissimo Lamberto, non la si racconta più.