Venerdì 19 Aprile 2024

Coca, hascish eintrugli fai da te. Lo sballo low cost della Versilia

"C'è anche chi annusa la spazzatura fino a perdere i sensi". "In pineta la 'bamba' si trova a 80 euro, ma è rischioso andarci"

Discoteche, foto generica

Discoteche, foto generica

Martina Del Chicca e Dario Pecchia

Viareggio, 27 luglio 2015 - VERSILIA da ballo e sballo. Tutto si consuma sull’identico viale Europa ribattezzato Vialone, che nel mezzo è sterrato e occupato dal Parco naturale: nel tratto della Darsena viareggina gli etero, a Torre del Lago i gay friendly. Il divertimentificio è sul marciapiede e in mezzo alla strada. E tra migliaia di giovanissimi (oramai solo il sabato notte) si aggirano venditori abusivi di birra, alcolici, e ovviamente hashish e cocaina. Qua le pasticche sono out. All’una di notte c’è la coda di auto su entrambi i lati. In Darsena il chilometro della movida conta sei baite in stile alpino, che fino all’alba sparano nell’aria musica di ogni genere: dallo zibaldone alla «progressive». Appiccicato a una cassa c’è Lorenzo. Due gambe come fuscelli, bermuda e ciabatte infradito. Qui la movida è ‘cheap’, non griffata come a Forte dei Marmi. Lo stomaco trema per il fracasso, lui è a suo agio: «Se volevo sentire l’opera andavo a Torre del Lago. Se cerchi l’ecstasy non troverai niente, né pasticche né allucinogeni». Invece l’hashish abbonda, il fumo dolciastro si mescola a quello grasso delle salsicce grigliate sul marciapiede. I ragazzi «si spaccano» di super alcolici: Jack (parente non riconosciuto di Daniel’s) e Cola (di sottomarca). Sette euro nel bicchiere di plastica. Troppo per i ragazzini che vogliono sbronzarsi: «Meglio partire da casa già pieni. Un amico di un mio amico si sballa con la spazzatura macerata. L’annusa fino a perdere i sensi».   ALL’IMPROVVISO una nuvola di ragazze in magliette «Keep Calm & Sara si sposa» inghiotte Lorenzo. Alle tre di notte saltellano con i sandali in mano tra rifiuti, chiazze di vomito e pozze di urina. È un addio al nubilato. La birra si scarica senza pudore ovunque. Anche sulle siepi degli stabilimenti balneari, di là dalla strada, dove Sandro cerca una cartina: «Il fumo ce l’ho, se mi dai una carta ti faccio fare un tiro». Nonostante tutto, per gli spacciatori sono tempi duri. Troppi controlli. I nordafricani si limitano a fare da palo. Per loro le «formiche», ventenni insospettabili, fanno la spola tra le dosi nascoste nei cespugli e i clienti. «Chiedi a Manuel, quello là». Lui non gradisce troppe domande: «Allora che vuoi?». L’hashish si vende a dieci euro, ma per un grammo di coca ce ne vogliono cento. «In Pineta però la trovi a 80». Certo, basta essere così matti da infilarcisi di notte. Tanti sono tornati in mutande, altri anche senza. Soprattutto a Torre del Lago, dove i nordafricani alternano spaccio e prostituzione maschile. A Torre, di qua dalla sbarra del Parco, c’è un’enorme discoteca a cielo aperto. In mezzo alla via. Anche qua il profumo delle canne è inconfondibile: «Bamba 50 euro il grammo, hashish quanto ne vuoi: 10 euro, 20, 30, 40...». Lo scambio è in mezzo alle dune. Ogni tanto qualche coppietta appartata viene rapinata, ogni tanto qualche marchettaro picchia e deruba il cliente.   ANNI FA due bande di spacciatori regolarono i conti: un morto, con clienti e gestori di un locale terrorizzati, mentre i maghrebini provavano a sfondare le vetrate a sprangate. Ma ora è tutto tranquillo, i trans si offrono a 20 euro, i ragazzi ballano e sballano, i gay si baciano tranquillamente. «Noi veniamo qua per divertirci liberamente, non è mica obbligatorio farsi di droga per stare bene». Poco prima delle sei, albeggia su un mare di bicchieri di plastica e qualche gruppetto sdraiato sulle aiuole. Al pronto soccorso è andata bene: solo una ventina di ragazzi curati dagli eccessi dello sballo, arrivati sulle auto degli amici.