Martedì 23 Aprile 2024

Draghi: "Riforme sul lavoro non più rinviabili, ma la Bce non può sostituirsi agli Stati"

Il numero uno della Bce e il presidente della Fed oggi sul palco del simposio della Fed di Kansas City. Yellen: "Mercato del lavoro inceppato"

Il presidente della Bce Mario Draghi (Ansa)

Il presidente della Bce Mario Draghi (Ansa)

Jackson Hole, 22 agosto 2014 - Mario Draghi e Janet Yellen protagonisti del consueto simposio della Fed di Kansas City che si tiene ogni anno a Jackson Hole. Il numero uno della Bce e il presidente della Fed sono saliti entrambi oggi sul palco. I due protagonisti indiscussi dell'appuntamento sono le facce di due realtà diverse: quella americana in ripresa, anche se lieve, e quella europea dove la crisi riemerge e rallenta anche la locomotiva tedesca.

YELLEN - Ma le parole della Yellen sono tutt'altro che positive. Il mercato del lavoro Usa è "ancora inceppato - afferma la presidente Fed - La banca centrale deve muoversi in modo "pragmatico", scegliendo con prudenza quando rialzare i tassi di interesse. C'è ancora "una considerevole incertezza - spiega la Yellen - sul livello dell'occupazione". "Dopo cinque anni dalla fine della recessione - aggiunge - il mercato del lavoro non si è ancora pienamente ripreso". Il tasso di disoccupazione, secondo la Yellen, è sceso più del previsto, ma la situazione non si può spiegare soltanto sulla base del "solo tasso di disoccupazione". "Cinque anni di difficoltà economiche hanno lasciato milioni di lavoratori ai margini, scoraggiati e invischiati nei lavori a tempo". E' quindi difficile capire come l'economia si "avvicina al pieno impiego". "Ci sono complicati scivolamenti strutturali nella struttura del mercato del lavoro", che potrebbero aver portato a "cambiamenti persistenti nella struttura del mercato del lavoro". 

"Resta difficile valutare quanto è ancora debole il mercato del lavoro statunitense": dunque non "c'è una ricetta semplice" per un'appropriata politica monetaria e sui tassi occorre "essere pragmatici". Tutto dipenderà, spiega la  Yellen, "dai prossimi dati". Se il miglioramento del mercato del lavoro sarà più rapido del previsto, i tassi potrebbero aumentare prima delle attese. Se invece i miglioramenti saranno più lenti, i tassi potrebbero salire con più cautela.

DRAGHI - Dal canto suo il presidente della Bce spinge sull'acceleratore e lancia l'allarme lavoro. Le riforme che ciascun Paese dell'Ue deve mettere in campo per battere la disoccupazione non sono più rinviabili: la Banca Centrale Europea continuerà a fare la sua parte, anche ricorrendo a strumenti 'non convenzionali' se necessario, ma l'azione della Bce sul fronte di politica monetaria non può sostituirsi alle attività dei governi. E' questo il messaggio che Draghi consegna al summit di Jackson Hole. "Nessuna quantità di aggiustamenti fiscali o monetari può sostituire le necessarie riforme strutturali - dice Draghi - la disoccupazione strutturale era già molto alta nella zona euro prima della crisi e le riforme strutturali nazionali per affrontare questo problema non possono più essere ritardate". La disoccupazione è troppo alta, ripete Draghi, e questo minaccia la coesione sociale e la stessa tenuta dell'area dell'euro. "Un elevato livello di occupazione in ogni paese è essenziale per la coesione a lungo termine dell'area dell'euro", dice il presidente della Bce. "Dati i costi molto elevati, poiché la coesione dell'Unione è minacciata, tutti i paesi dovrebbero avere un interesse nel raggiungimento di questo obiettivo". Secondo il presidente della Bce, "due tipi di misure per il mercato del lavoro sono una priorità: quelle che aiutano i lavoratori ad accedere rapidamente a nuove opportunità di lavoro riducendo la durata della disoccupazione" e in secondo luogo, quelle che fanno aumentare la competenza dei lavoratori.

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