Dona il tuo sangue, lo slogan del Trio Medusa
Roma, 17 novembre 2014 - Dalla comicità irriverente a cui ci hanno abituato dai tempi de Le Iene, all'invito a una sfida di carattere sociale: dona il tuo sangue. Il passo non è da poco per i ragazzi del Trio Medusa che, oltre a scendere in campo personalmente, faranno un tipo da stadio per accendere gli animi dei volontari della Fidas (Federazione italiana associazioni donatori di sangue) e di tutti gli ascoltatori dai microfoni di Radio Deejay. L'appuntamento da scrivere in agenda con One nation one donation è per venerdì prossimo, dalle 8,30 alle 9, quando nel corso del programma Chiamate Roma Triuno Triuno, tredici sedi Fidas si collegheranno con Furio, Giorgio e Gabriele per dare... i numeri, ossia per fornire l'aggiornamento in tempo reale dei volontari che stanno per tendere il braccio. La gara metterà a confronto le sedi di Aosta, Milano, Torino, Genova, Udine, Vicenza, Parma, L'Aquila, Pescara, Campobasso, Matera, Palermo e Agrigento. E, siamo sicuri, tutti vorranno essere in testa alla classifica. A partire da Roma.
Il Trio Medusa, nella Capitale, sembra partire in vantaggio: ai tre comici, e a tutte le altre persone che vorranno partecipare, basterà andare sotto gli studi radiofonici, in via Cristoforo Colombo, per trovare l'autoemoteca della Regione Lazio e il personale medico dell'ospedale San Camillo Forlanini. Serve davvero poco per fare un grandissimo gesto d'amore e altruismo, dicono in coro Furio, Giorgio e Gabriele, basta donare il proprio sangue, una delle poche cose al mondo non replicabili; quindi significa fare un regalo davvero unico, al prossimo e soprattutto a voi stessi. Perché donare mantiene giovani. Parola di Trio Medusa”. E la parola 'giovani' accompagna da tempo il percorso di Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale Fidas.
La collaborazione con Radio Deejay, e con il Trio in particolare, ci permette di avere un canale privilegiato con i giovani, sottolinea il presidente Fidas. A loro, in particolare, chiediamo di adottare in maniera periodica questa scelta che fa bene a chi la fa e a chi la riceve, favorisce uno stile di vita sano e permette di tenere sotto controllo il proprio stato di salute. Senza questo ricambio generazionale, il sistema sangue presto potrebbe andare incontro a seri rischi. Non mi stancherò mai di ricordare che ogni giorno, in tutt'Italia, vengono praticate 9mila trasfusioni di sangue. E non dimentichiamo che dietro ogni sacca c'è un donatore o una donatrice che, con grande responsabilità, sono andati in un centro prelievi e hanno compiuto un gesto di spiccata generosità, senza ricevere nulla in cambio, se non la gratitudine. L'edizione di giugno dell'iniziativa si era conclusa con 343 unità di sangue raccolte. Questa volta la quota verrà superata?.
Donatella Barbetta