Dolore acuto, come combatterlo

Nasce l'Osservatorio della Società italiana di medicina generale (SIMG) in collaborazione con i medici di pronto soccorso e dei reparti di emergenza urgenza (SIMEU) per informare sulle moderne misure per alleviare la sofferenza. I vantaggi dei Fans, farmaci antinfiammatori non steroidei a basso dosaggio

Firenze, 27 ottobre 2014 – Ogni anno venti milioni di persone in Italia si presentano al pronto soccorso per un problema legato al dolore. Al congresso della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) presieduto da Claudio Cricelli è intervenuto, tra gli altri, Walter Ricciardi, Direttore del Dipartimento Sanità Pubblica del Policlinico Gemelli, che ha presentato l’Osservatorio sul dolore acuto, un organismo che avrà come compiti prioritari la raccolta e diffusione di informazioni sul problema della sofferenza e le modalità per combatterla. Il dolore è attualmente un problema di salute pubblica che ha raggiunto proporzioni di assoluto rilievo in termini di disabilità, consumo di risorse sanitarie - sociali e impatto sulle prestazioni ambulatoriali e specialistiche.

Le figure specialistiche chiamate a risolvere il problema dolore sono essenzialmente due: il medico di medicina generale e i medici del pronto soccorso o dei reparti di medicina d'urgenza degli ospedali. In particolare, se si tratta di dolore acuto, l’obiettivo è trovare una risposta immediata e appropriata. Secondo una ricerca condotta dalla SIMG, afferma Pierangelo Lora Aprile, Responsabile nazionale area cure palliative e terapia del dolore della Società di Medicina Generale, che ha selezionato tutti i pazienti che hanno richiesto un consulto al proprio medico a causa del dolore, il 24,8% degli assistiti accede allo studio per un dolore che dura da meno di una settimana e il 27,8% per un dolore che dura meno di un mese. Nella maggioranza dei casi (78%) la causa del dolore riguarda l’apparato osteoarticolare e un terzo di tutti gli accessi è dovuto alla lombalgia acuta. Tuttavia, l’organizzazione non ancora ottimale che regola l’accesso degli assistiti agli studi di molti medici di Medicina Generale, spesso non riesce ad assicurare una risposta immediata al bisogno del paziente e, in molti casi, caratterizzati da dolore acuto e/o grave, la domanda arriva ai pronto soccorso ospedalieri

Gian Alfonso Cibinel, Presidente della Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza (SIMEU), ricorda che ogni anno si contano 20 milioni di accessi al pronto soccorso e si stima che circa il 50% di questi sia collegato al dolore. Il trattamento del dolore acuto dei pazienti dell’emergenza deve diventare sempre più tempestivo ed efficace, per garantire un miglior esito delle cure e una risposta adeguata alle necessità. Proprio per questo abbiamo aderito alla creazione di un osservatorio sul dolore acuto promosso con la SIMG e con il contributo non condizionato di IBSA Farmaceutici.

I FANS, farmaci anti-infiammatori non steroidei, sono largamente impiegati per contrastare il dolore acuto, conclude Diego Fornasari, Farmacologo Università degli Studi di Milano. Tra i FANS, il diclofenac, una delle molecole più utilizzate, offre una nuova interessante opzione: è stata infatti recentemente approvata una nuova formulazione, anche per via sottocutanea, che ha il vantaggio di essere disponibile in bassi dosaggi, ad esempio nelle formulazioni da 25 e da 50 milligrammi, che prima non erano disponibili. Una recente raccomandazione dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) consiglia l’impiego del diclofenac nei dosaggi più bassi. Studi condotti dimostrano come dosi estremamente ridotte di diclofenac sono efficaci tanto quanto quelle comunemente utilizzate nella pratica clinica e, nello specifico, la dose da 50 risulta efficace nel contrastare il dolore quanto quella da 75 milligrammi. Questo progetto si aggiunge alle tante iniziative per arginare il problema dolore che è stato preso in carico anche a livello normativo, in particolare con la legge 38 del 2010.

Alessandro Malpelo

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