Lotta alla Sla, boom di donazioni: raccolti 100mila euro. Polemica per il video della Littizzetto

"E' stata un'idea straordinaria, che ha coinvolto tutto il mondo, un successo fantastico", dice entusiasta il presidente dell'Aisla, Massimo Mauro LO STUDIO ITALIANO: E' POSSIBILE LA DIAGNOSI PRECOCE

La doccia fredda di Luciana Littizzetto (Youtube)

La doccia fredda di Luciana Littizzetto (Youtube)

ROMA, 25 agosto 2014 - L'appello alle donazioni per la lotta alla Sla ora sembra funzionare. Dopo i dati sconfortanti usciti nei giorni scorsi, in cui l'Aisla lamentava che i Vip pronti a farsi riprendere durante la doccia ghiacciata dell'ice bucket erano in realtà un po' restii ad aprire il portafogli - 35mila euro raccolti contro i 32 milioni di dollari in Usa - ora si assiste, per fortuna, a un'inversione di tendenza, e sono impennate anche in Italia le donazioni per la ricerca sulla Sclerosi laterale amiotrofica. 

Il tormentone estivo, quindi,  ha fatto lievitare i fondi a oltre 100mila euro soltanto per l'Aisla, la più grande delle associazioni impegnate in Italia nella lotta alla Sclerosi Lateriale Amiotrofica (Sla). "E' stata un'idea straordinaria, che ha coinvolto tutto il mondo, un successo fantastico", dice entusiasta il presidente dell'Aisla, Massimo Mauro. Ex calciatore, Mauro è stato con Gianluca Vialli anche il fondatore della Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport. 

"Da un mese - prosegue Mauro - tutto il mondo parla della ricerca sulla Sla: era una malattia dimenticata, ma adesso non lo è più grazie a questa campagna di comunicazione". Non ci sono dubbi, aggiunge, che l'idea delle secchiate d'acqua gelata abbia un "valore straordinario", considerando quanto "in Italia sia difficile donare poiché, al contrario di quanto avviene negli Usa, le donazioni non sono detraibili". 

I fondi sono destinati alla ricerca, attraverso la fondazione AriSla, fondata da Telethom, Cariplo, Aisla e Fondazione Vialli e Mauro. "Ogni anno - spiega Mauro - alla ricerca viene destinato un milione, assegnato ai vincitori di bandi aperti a tutti i centri di ricerca europei e selezionati da un comitato scientifico".

La Sla (o morbo di Lou Gehrig, malattia di Charcot o malattia dei motoneuroni) è una malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso che colpisce i neuroni che controllano il movimento. Tra le conseguenze, la perdita della capacità di deglutire, di articolare la parola e di controllare i muscoli scheletrici, con una progressiva paralisi.

NIENTE DOCCIA PER GRASSO - Anche il presidente del Senato Piero Grasso ha deciso di aderire alla campagna per raccogliere fondi a sostegno della ricerca sulla Sla, ma a differenza della doccia gelata alla quale si sono sottoposti numerosi esponenti politici, compreso il premier Renzi, ha preferito fare una donazione.  Il presidente del Senato, che ha fatto una donazione in denaro, ha anche registrato un video messaggio, che sarà postato sulla sua pagina Facebook, nel quale lancia un appello a sostenere la ricerca sulla Sla. "La campagna della doccia gelata - ha detto - ha avuto successo, ma adesso bisogna andare oltre, trovare nuove forme per aiutare la ricerca". Grasso ha anche annunciato che il 21 settembre, in occasione della Giornata nazionale per la lotta alla Sla, sarà nuovamente nel Centro di Palermo per tracciare un bilancio dell'iniziativa.

POLEMICA PER LA LITTIZZETTO - Doccia fredda anche per Luciana Littizzetto, ma scatta la polemica. La conduttrice tv ha infatti aderito alla sfida contro la Sla, ma l'ha fatto sventolando due banconote da 50 euro, denaro che sarà devoluto in beneficenza. L'ostentazione del gesto e l'importo dell'offerta (da molti ritenuta non sufficiente) ha scatenato polemiche e dibattiti sui social network.