Giovedì 18 Aprile 2024

Rifiuti, una maxi multa all'Italia: 42,8 milioni ogni sei mesi. Governo: "Non paghiamo"

La Corte di giustizia europea ha multato l'Italia di 40 milioni di euro per non essersi ancora adeguata alla direttiva rifiuti sulle discariche. E 42,8 milioni di penalità ogni semestre di ritardo, dalla sentenza di oggi, fino alla messa in regola delle 218 discariche illegali

Recupero di rifiuti speciali in una mega discarica di Ordona (Ansa)

Recupero di rifiuti speciali in una mega discarica di Ordona (Ansa)

Bruxelles, 2 dicembre 2014 - La Corte di giustizia europea ha inflitto oggi all'Italia una multa milionaria per non essersi ancora adeguata alla direttiva rifiuti sulle discariche. Una sanzione forfettaria di 40 milioni di euro per il mancato rispetto della normativa Ue in materia di gestione dei rifiuti e delle discariche, a cui si aggiungeranno penalità fino a un massimo di 42,8 milioni per ogni semestre che passerà dalla sentenza odierna fino alla messa in regola delle 218 discariche illegali presenti sul territorio italiano.

Nel 2007 la Corte con una prima sentenza ha dichiarato che l'Italia era "venuta meno, in modo generale e persistente, agli obblighi relativi alla gestione dei rifiuti stabiliti dalle direttive relative ai rifiuti, ai rifiuti pericolosi e alle discariche di rifiuti". Nel 2013, la Commissione ha ritenuto che l'Italia non avesse ancora adottato tutte le misure necessarie per dare esecuzione alla sentenza del 2007. In particolare, 218 discariche ubicate in 18 delle 20 regioni italiane non erano conformi alla direttiva rifiuti, 16 discariche su 218 contenevano rifiuti pericolosi in violazione della direttiva rifiuti pericolosi, e per 5 discariche l'Italia non aveva dimostrato che fossero state oggetto di riassetto o di chiusura in linea con la direttiva discariche di rifiuti. Nel corso dell'attuale causa, la Commissione ha denunciato che 198 discariche non erano ancora conformi alla direttiva rifiuti, di cui 14 non conformi neppure alla direttiva rifiuti pericolosi, oltre a esserne rimaste due non conformi alla direttiva discariche di rifiuti. 

Per Lussemburgo "l'Italia non ha adottato tutte le misure necessarie a dare esecuzione alla sentenza del 2007" ed è quindi "venuta meno agli obblighi", di conseguenza la condanna a pagare una somma forfettaria di 40 mln di euro e a versare una penalità semestrale a far data da oggi e fino all'esecuzione della sentenza del 2007 calcolata a partire da un importo iniziale di 42,8 mln. Da questo saranno detratti 400mila euro per ciascuna discarica contenente rifiuti pericolosi e 200mila per ogni altra messe a norma. Questo perché, rileva la Corte, "l'inadempimento perdura da oltre sette anni" e "le operazioni sono state compiute con grande lentezza" tanto che "un numero importante di discariche abusive si registra ancora in quasi tutte le regioni italiane".

UNA MULTA RECORD - La maximulta forfettaria di 40 milioni di euro inflitta oggi dalla Corte Ue all'Italia è la sanzione pecuniaria più pesante mai inflitta dalla Corte europea da quando i Trattati le danno il diritto di imporre multe agli stati, e cioè dal 1992. Lo si legge in un documento della Corte Ue inviato ad Agi. Fino ad oggi la multa forfettaria più eleveta era stata inflitta dalla Corte sempre all'Italia nel 2011 per aiuti di stato illegali nella forma di sgravi fiscali per contratti di formazione lavoro. In quel caso la multa forfettaria era stata di 30 milioni, e ha rappresentato il record fino ad oggi. In totale la Corte ha inflitto finora una decina di multe, due delle quali all'Italia. Le altre hanno colpito Francia, Grecia, Portogallo, Spagna e Irlanda. La Grecia è il paese che ne ha ricevute di più. Quanto alla componente non forfettaria della multa, cioè i 42,8 milioni che l'Italia dovrebbe versare per ogni semestre di non applicazione della sentenza, si tratta in questo caso della seconda più grave sanzione pecuniaria finora imposta ad uno stato. Il caso più grave ha riguardato la Francia per la violazione delle regole Ue in materia di pesca. Con una sentenza del 2005, la Corte ha richiesto per Parigi una sanzione di 57,77 milioni per ogni semestre di mancata applicazione della sentenza. In quel caso la Francia aveva ricevuto anche una multa forfettaria di 20 milioni. 

MINISTRO GALLETTI: SANZIONE RIFERITA AL PASSATO - "La sentenza della Corte di Giustizia europea che obbliga l`Italia a pagare una pesante multa per la gestione delle discariche sanziona una situazione che risale a sette anni fa. In questo tempo l`Italia si è sostanzialmente messa in regola". Lo afferma il ministro dell`Ambiente, Gian Luca Galletti.  "Siamo passati - spiega Galletti - da 4866 discariche abusive contestate a 218 nell`aprile 2013. Una cifra che a oggi si è ulteriormente ridotta a 45 discariche. Con la legge di stabilità 2014 sono stati stanziati 60 milioni di euro per un programma straordinario che consentirà di bonificare 30 delle 45 discariche rimaste, anche attraverso gli accordi di programma sottoscritti in questi giorni con le regioni Abruzzo, Veneto, Puglia e Sicilia. Le restanti 15 discariche abusive saranno bonificate con un ulteriore impegno di 60 milioni di euro".  "Andremo in Europa - spiega Galletti - con la forza delle cose fatte, lavorando in stretta collaborazione con le istituzioni Ue, per non pagare nemmeno un euro di quella multa figlia di un vecchio e pericoloso modo di gestire i rifiuti con cui vogliamo una volta per tutte chiudere i conti".