Il gruppo marxista-leninista Dhkp-C, fuorilegge in Turchia

La scheda: chi sono i responsabili del sequestro del magistrato a Istanbul

I sequestratori postano sul Web le foto del giudice in ostaggio (Afp)

I sequestratori postano sul Web le foto del giudice in ostaggio (Afp)

Istanbul, 31 marzo 2015 -  Il Partito-Fronte Rivoluzionario per la Liberazione del Popolo (Dhkp-C) è un gruppo messo al bando di estrema sinistra, di ispirazione marxista-leninista. Il 6 gennaio un suo kamikaze si era fatto saltare in aria a Istanbul uccidendo un poliziotto e ferendone un altro, anche in quel caso per vendicare Berkin Elvan, il quindicenne colpito alla testa da un lacrimogeno nel giugno 2013 durante le proteste anti-governative a Gezi Park. 

Nato originariamente nel 1978 come Devrimci Sol, il gruppo attuale è frutto di una serie di scissioni interne. Ferocemente anti-americano e anti-Nato, Dhkp-C si è reso responsabile negli anni di omicidi e attentati, finendo nella lista nera delle organizzazioni terroristiche di Usa, Ue e Turchia. 

Nel mirino del gruppo sono finiti il personale militare e delle forze di sicurezza turche, anche in pensione, insieme a rappresentanti americani e strutture diplomatiche. Durante la Guerra del Golfo, il gruppo si rese responsabile della morte di due contractor statunitensi, del ferimento di un ufficiale dell'aviazione e di attentati dinamitardi contro oltre 20 obiettivi a stelle e strisce. 

Dieci anni dopo, il responsabile della British Commercial Union a Istanbul venne ucciso in una sparatoria rivendicata sia da Dhkp-C che dalla Jihad Islamica. Oltre a lui, diversi esponenti dell'intelligence e delle forze militari turche vennero uccisi agli inizi degli anni '90 dai militanti di estrema sinistra. Dal 2001, il gruppo ha imboccato la strada degli attentati kamikaze, con un attacco nel centro di Istanbul che fece tre morti, due poliziotti e un turista australiano. Negli anni successivi, le loro bombe presero di mira ministeri, universita', autobus, il quartier generale del Partito Giustizia e Sviluppo (Akp) e stazioni di polizia. Tra le azioni rivendicate, anche l'attentato suicida contro l'ambasciata americana del 2013, nel quale rimase uccisa una guardia di sicurezza turca e ferite diverse persone.