Mercoledì 24 Aprile 2024

Daria Bignardi la radical chic, dal Grande Fratello a Rai 3

Scrittrice e conduttrice di talk skow, con qualche flop nell'armadio

Daria Bignardi (Olycom)

Daria Bignardi (Olycom)

Ferrara, 18 febbraio 2016 -  Dietro il look ‘minimal’ e le emozioni centellinate alla telecamera come sciccherie, si nasconde un temperamento che lei stessa confessa «impaziente e talvolta prepotente». La storia di Daria Bignardi è quella di una liceale che negli anni ’80 si sente soffocare nella Ferrara di provincia, ma che ora non rinuncerebbe mai, sulla tavola delle feste, al ‘pasticcio di maccheroni’ e alla ‘salama da sugo’.

E così eccola sparire dalle nebbie che avvolgono il Castello Estense, e apparire in quelle che abbrumano Milano, dove dopo gli studi al Dams approda per fare la giornalista. Anzi no, la pubblicitaria. Anzi no, la collaboratrice di Panorama. Anzi no, l’inviata di Milano-Italia, trasmissione che le viene ‘suggerita’ da Lucia Annunziata: esordio televisivo proprio su Raitre, di cui ora conquista la direzione grazie alla stima negli ambienti della tv. Ma anche grazie allo share, parola che però in famiglia, con il marito Luca Sofri, non si può pronunciare quasi fosse una brutta malattia.

AMANTE dei libri e della cultura (è autrice di cinque romanzi, anzi no perché il sesto scritto all’età di sette anni attende ancora la pubblicazione), sembra destinata a trasmissioni che si confanno al suo stile, che a seconda dell’inquadratura passa da maestrina a intellettuale. Eppure la popolarità, e l’innominabile share, arrivano grazie a due show delle reti Mediaset: Tempi Moderni su Italia 1, poi soprattutto Grande Fratello di cui, nel 2000, conduce la prima edizione.

Qui mette il copyright all’esclamazione «Ragaaaazzzi!», pronunciata con la cura di non tradire mai l’accento nativo abbandonato nelle nebbie; lo riprenderà una sola volta, ma si vede che è un effetto televisivo, quando nel 2013 alle Invasioni Barbariche intervista il concittadino Dario Franceschini, all’epoca segretario nazionale del Pd. Di sinistra sin dall’epoca in cui scriveva il suo romanzo inedito, alle t-shirt militanti preferisce però lo stile di Alberta Ferretti; e con i politici non si mostra mai ammiccante, al massimo mostrando l’indulgenza di cui non tutti però beneficiano, come l’ex ministro Renato Brunetta protagonista di uno scontro vivace.

TUTTO è dosato con misura, come la ‘birretta’ offerta agli ospiti ma di cui si bagna appena il labbro con la schiuma. Da Canale 5 a La7, passando per Raidue dove conduce L’era glaciale, mixando una spruzzata di giornalismo d’inchiesta con l’analisi sociale (ma non fu proprio un successo); sempre badando a celare dietro la timidezza (reale) l’animo irruente e rampante che ora ne fa Lady Raitre, e soprattutto il capo di Fabio Fazio.