Zone Italia Covid dopo il 6 gennaio: nuove regole per l'Rt. E spunta la zona bianca

Speranza: "Abbassiamo le soglie dell'indice Rt per entrare in zona rossa o arancione". In bilico anche Veneto e Lombardia, decisivi i dati dell'8 gennaio

Il ministro Speranza: al vaglio una rivalutazione dell'indice Rt (Ansa)

Minister of Health, Roberto Speranza, during the anti-covid vaccine day at the Spallanzani Hospital where the first drugs were symbolically given to five health workers, Rome, Italy, 27 December 2020. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Roma, 4 gennaio 2021 - Anche se molti confidavano in una riapertura, dopo le restrizioni del periodo natalizio in zona rossa, è ormai chiaro che la Befana porterà in dono il carbone di una nuova stretta, con la cosiddetta ordinanza ponte fino al 15 gennaio che ridisegnerà i colori - giallo-arancione, rosso - delle regioni.

A questo proposito il ministro della Salute Roberto Speranza spiega: "Stiamo facendo fare un approfondimento ai tecnici in modo da abbassare le soglie dell'Rt per accedere in zona rossa o arancione. Misura che incide sul modello della zonizzazione". Poi, ovviamente, ci sono gli altri 20 parametri da considerare. L’ipotesi più gettonata e condivisa dalle Regioni è quella di abbassare a 1 la soglia che fa scattare la fascia arancione (invece dell’attuale 1,25) mentre per la fascia rossa basterebbe il raggiungimento di un Rt pari a 1.25 (invece dell’attuale 1.50).

E' previsto in giornata un nuovo vertice di governo per chiudere a breve l'ordinanza che ci traghetterà fino al 15 gennaio, data di scadenza dell'ultimo Dpcm. Non si esclude che il provvedimento possa essere firmato anche entro stasera.

Coronavirus in Italia, il bollettino del 6 gennaio

Inoltre il ministro Speranza annuncia che il prossimo fine settimana tutta Italia potrebbe essere zona rossa. Si naviga a vista, ma con un po' d'ottimismo è previsto che dopo l'11 gennaio potrà essere introdotta anche una quarta zona, la zona bianca, dove si potrà riaprire tutto, anche le attività finora più penalizzate dal Covid come palestre, piscine, cinema e teatri.

Zona arancione e gialla: cosa si può fare

Indice Rt, le regioni a rischio

In attesa del prossimo monitoraggio, che dovrebbe arrivare l'8 gennaio, possiamo fare riferimento agli ultimi dati forniti dalla Cabina di regia. Numeri tutt'altro che buoni: il report dell'Iss della scorsa settimana ha infatti evidenziato la risalita dell'indice Rt a 0.93 (che secondo il fisico Battiston sarebbe già risalito a 0,99). "In particolare - analizza il documento - 9 Regioni e province autonome sono classificate a rischio basso: 11 sono classificate a rischio moderato, di cui tre (Emilia-Romagna, Valle d'Aosta e Veneto) hanno una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l'attuale trasmissibilità.  Una Regione (Sardegna) ha una classificazione del rischio 'non valutabile' - equiparato a rischio alto - data la bassa percentuale di completezza dei dati". Veneto, Liguria e Calabria con l'Rt sopra l'1 rischiano di ripartire dalla zona rossa, mentre Lombardia, Puglia, e Basilicata potrebbero finire in quella arancione.

Scuola e ristorazione

Sul fronte della scuola sembrava certo che, per quanto riguarda le superiori, in ogni istituto sarebbe stato garantito il rientro in presenza per il 50% degli studenti. Ma il tema ora torna prepotentemente al centro del tavolo.   Almeno fino al 15 gennaio restano rigide le limitazioni per il comparto ristorazione: in zona gialla bar, ristoranti e pizzerie resteranno aperti (anche nei giorni festivi) con consumo al tavolo solo dalle ore 5 alle ore 18, mentre dopo sarà vietato consumare cibo e bevande nei locali o per strada. Dalle ore 18 alle ore 22 sarà tuttavia consentito l'asporto, mentre la consegna a domicilio resterà sempre possibile.