Zona arancione e zona rossa: i colori delle regioni e chi rischia

Valle d'Aosta e Sardegna dovrebbero restare in rosso, sperano invece Campania e Puglia. Per la Sicilia giro di vite in vista. Osservata speciale anche la Basilicata. La mappa attuale e le ipotesi. Iss e regioni studiano nuovo parametro: tasso di copertura vaccinale del 70% a over 80

Covid: i colori delle Regioni

Covid: i colori delle Regioni

Roma, 15 aprile 2021 - Ancora semaforo rosso per Valle d'Aosta e Sardegna, mentre Puglia e Campania sperano di passare in zona arancione (anche se il numero di positivi nelle due regioni resta ancora alto) dalla prossima settimana. L'assessore pugliese Pier Luigi Lopalco già qualche giorno fa ha evidenziato che "la situazione epidemiologica sta migliorando". Ma la regione resta in bilico, con un'incidenza dei casi ancora alta.

Riaperture: la conferenza stampa di Draghi: ecco a che ora

Colori regioni: chi cambia venerdì. Aggiornamenti in tempo reale

Intanto, nella determinazione del profilo di rischio delle regioni, spunta un nuovo, possibile parametro: la percentuale di vaccinati tra gli over 80 e i fragili.

Covid, nuova mappa Ue: Puglia, Piemonte e Valle D'Aosta in rosso scuro

Tornando ai colori, chi rischia invece di finire in zona rossa da lunedì 19 aprile è la Sicilia. L'isola è ancora al terzo posto dopo Campania e Lombardia per numero di contagi giornalieri e sembra ormai marciare spedita verso un giro di vite, che peraltro è già stato decretato in numerosi comuni e in tutta la provincia di Palermo. Un andamento negativo confermato anche dal numero delle ultime vittime e dall'aumento dei ricoveri ospedalieri (nei reparti ordinari e nelle terapie intensive). Un dato in controtendenza rispetto al trend nazionale dove invece la pressione sugli ospedali sta diminuendo (qui Il bollettino Covid del 15 aprile).

Osservata speciale anche la Basilicata, con un'incidenza settimanale dei contagi a quota 227 ogni 100mila abitanti.

Per le restanti regioni dovrebbe essere confermato l'arancione. Emilia Romagna e Lombardia hanno un'incidenza ben sotto 200, la Toscana di poco sopra. Molte, in realtà, hanno già diversi indicatori da zona gialla (per esempio Lazio, Umbria, Abruzzo e Alto Adige). Ma qui si apre il fronte della cabina di regia e delle scelte che il governo farà per quanto riguarda il percorso delle riaperture. Al momento, comunque, non sono previste zone gialle fino al 30 aprile.

Vaccini in Italia: agli over 60 almeno una dose entro giugno

Il nuovo parametro: i vaccinati over 80

Un tasso di copertura vaccinale di circa il 70% per le fasce a maggiore rischio - over 80 e fragili - da tenere in considerazione per i parametri che determineranno i nuovi profili di rischio nelle varie regioni. È questa une delle ipotesi a cui sta lavorando un gruppo di coordinamento tra Regioni e Istituto Superiore di Sanità. Il provvedimento, ancora al vaglio dell'Iss, potrebbe essere proposto nel nuovo decreto del Governo a maggio

Il gruppo Iss-Regioni studia anche una soglia minima sul numero di tamponi da effettuare in ogni regione, per una corretta valutazione dei parametri che determineranno i nuovi profili di rischio. Le Regioni chiedono inoltre che vengano utilizzati per la valutazione dell'Rt dati più recenti di quelli attualmente presi in considerazione dalla cabina di regia.

Approfondisci:

Marche, ipotesi zona rossa per alcuni comuni: ecco dove

Marche, ipotesi zona rossa per alcuni comuni: ecco dove

La mappa attuale dell'Italia

(Fino a domenica 18 aprile compresa)

Zona rossa: Campania, Puglia, Sardegna e Valle d'Aosta.

Zona arancione: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto e alle Province autonome di Bolzano e Trento.

Approfondisci:

Zona arancione aprile: quante persone in macchina. Regole per conviventi e non

Zona arancione aprile: quante persone in macchina. Regole per conviventi e non

Il calendario delle riaperture

Ristoranti e bar: a maggio tutti a tavola, servirà la prenotazione

Stadi e sport: il calcio fa da apripista, basket e volley al palo

Teatri e cinema: spettatori distanziati e niente pop corn

Palestre e piscine: vietato fare la doccia, sì a lezioni individuali