Martedì 16 Aprile 2024

Weinstein, spunta altra vittima italiana. E Tarantino fa mea culpa

Dopo Asia Argento, una modella e attrice accusa: "Mi stuprò nel bagno della mia stanza d'albergo nel 2013". E Lupita Nyong'o: "Molestò anche me"

Harvey Weinstein e Quentin Tarantino (Afp)

Harvey Weinstein e Quentin Tarantino (Afp)

Roma, 20 ottobre 2017 - Dopo Asia Argento, spunta un'altra vittima italiana dell'ormai ex re di Hollywood, Harvey Weinstein: un'attrice e modella italiana che ha testimoniato giovedì davanti alla polizia di Los Angeles e ha denunciato di essere stata stuprata dal potente produttore in un hotel vicino Beverly Hills, nel 2013. Si tratta della prima persona che denuncia un presunto stupro negli ultimi 10 anni, il che potrebbe costare a Weinstein un'accusa di reato penale. La polizia di Los Angeles ha fatto sapere di aver aperto un'inchiesta. Il nome della donna non è stato reso noto: gli unici altri particolari forniti sono l'età dell'attrice, 38 anni, e che non ha voluto rivelare la sua identità per timore di rappresaglie e per proteggere la privacy dei figli. "Il dipartimento ha interrogato una potenziale vittima di attacchi sessuali da parte di Harvey Weinstein, che si suppone sia avvenuta nel 2013". Ma il Los Angeles Times è riuscito a contattare la donna dopo che giovedì si è incontrata con gli inquirenti della polizia californiana per due ore, fornendo un dettagliato racconto di quanto avvenuto. E' la sesta donna ad accusare Weinstein di stupro o atti sessuali forzati, dopo settimane in cui le rivelazioni hanno aperto uno spaccato su una realtà che appare radicata, ma su cui probabilmente in tanti chiudevano gli occhi.

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ANCHE LUPITA NYONG'O IN CAMPO - Da ultimo, ad accusare Weinstein, è scesa in campo Lupita Nyong'o, premio Oscar per '12 anni schiavo'. L'attrice ha raccontato in un editoriale sul New York Times di aver incontrato il produttore a una cena al Berlino Film Festival quando era ancora una studentessa. L'attrice ha spiegato di aver subito pesanti avance e per cercare "di guadagnare tempo" gli concesse un massaggio. "Dovevo trovare un modo - ha raccontato - di uscire da quella difficile situazione", in cui il produttore insisteva per togliersi i pantaloni. La giovane attrice non ha ceduto e se n'è andata. In un'altra occasione Weinstein le avrebbe suggerito di fare ciò che lui le chiedeva, condizione necessaria - le avrebbe detto - per fare l'attrice a Hollywood.

MEA CULPA DI TARANTINO - Anche Quentin Tarantino, il regista più legato al produttore, ha confessato di aver saputo da decenni delle accuse di molestie sessuali contro il suo 'benefattore' (produsse i suoi successi "Le Iene", "Pulp Fiction" i due "Kill Bill", "Bastardi senza gloria" e anche il più recente "The Hateful Eight") e ora si vergogna di non aver fatto nulla, neanche di aver smesso di lavorare per lui. Anche lui sapeva e anche lui ha taciuto perché "se avessi adempiuto all'obbligo" di parlare "non avrei mai lavorato" con Weinstein. Ciò che si sapeva, ha spiegato Tarantino al New York Tymes, "erano voci e pettegolezzi", ma la sua ex fidanzata, Mira Sorvino - una delle donne che accusano Weinstein - gli aveva raccontato di essere stata vittima di palpeggiamenti da parte del produttore. Inoltre, dice ancora il regista, era venuto a conoscenza di altri episodi simili. "Sapevo abbastanza - ammette nell'intervista durata oltre un'ora - per fare molto di più".

I DETTAGLI DELL'INCONTRO - Lo stupro sarebbe avvenuto a febbraio 2013, dopo l'ottava edizione del Los Angeles, Italia Film, Fashion and Art Fest. L'attrice e modella ha raccontato di aver incontrato una volta e per breve tempo Weinstein a Roma prima di quella sera e il produttore già in quella occasione gli avrebbe chiesto di seguirlo in camera. Lei, però, aveva declinato l'invito. Nel corso del festival a Los Angeles si erano rivolti poche parole, ma intorno a mezzanotte il produttore si sarebbe presentato nella hall del suo albergo "senza alcun preavviso" e senza, ha detto la modella, che lei gli avesse mai riferito dove alloggiava. Weinstein avrebbe bussato alla porta della sua stanza chiedendole di parlare. Una volta dentro, però, "mi ha fatto mille domande ed è diventato molto aggressivo e continuava a chiedermi di spogliarmi", mentre si vantava del suo potere e della sua influenza. Per cercare di convincerlo a lasciarla stare, l'attrice italiana gli avrebbe mostrato le foto dei suoi figli e di sua madre, che in quel periodo si stava sottoponendo a chemioterapia. Weinstein, invece, l'avrebbe afferrata per i capelli e trascinata in bagno. Qui l'avrebbe violentata. "Mi ha fatta sentire un oggetto", ha ricordato la donna a The Los Angeles Times. Dopo quell'episodio il produttore l'avrebbe invitata a diverse feste, ma lei avrebbe sempre declinato l'invito. La decisione di denunciare lo stupro, ha spiegato, è dovuta ai suoi tre figli. Una settimana prima che scoppiasse lo scandalo Weinstein, sua figlia maggiore le aveva raccontato che da sette mesi subiva molestie da parte di un ragazzo e così lei le aveva confessato dello stupro, invitando la ragazzina a denunciare il suo compagno. "Se lo faccio io, perché non lo fai anche tu, mamma?", aveva replicato la figlia.

Alcune delle star che hanno accusato Weinstein (Afp)
Alcune delle star che hanno accusato Weinstein (Afp)