Giovedì 18 Aprile 2024

Velocità della luce, come fu scoperta

Google dedica il Doodle alla misurazione effettuata per la prima volta dall'astronomo Ole Romer 340 anni fa

Velocità della luce, il doodle di Google

Velocità della luce, il doodle di Google

Roma, 7 dicembre 2016 - Nulla può superare la velocità della luce. Secondo la definizione fisica è la velocità di propagazione di un'onda elettromagnetica, ed è stata determinata nel vuoto dove il suo valore pari a circa 300.000 km al secondo, (precisamente 299 792 458 m/s) viene considerato come costante. Un valore che oggi diamo scontato ma che è stato scoperto dopo lunghi studi e diversi tentativi. Inizialmente falliti, poi portati a termine dall'astronomo danese Ole Romer nel 1676. E oggi che cade il 340esimo anniversario della detereminazione della velocità della luce, Google dedica il suo doodle animato proprio a questa scoperta. 

Infatti nel motore di ricerca compare Ole Romer, l'astronomo danese al quale si riconosce la prima misura quantitativa della velocità della luce nel 1676. Lo scienziato viene rappresentato mentre osserva la Terra, il pianeta Giove e la sua luna Io. Fu infatti osservando il moto del satellite più vicino al pianeta rosso, insieme ad altri studiosi del tempo come Giovanni Cassini, che determinò la velocità della luce. In particolare si accorsero come il tempo che impiega Io a compiere un'orbita intorno a Giove non era sempre lo stesso. Confrontando tutte le misurazioni dei tempi si accorsero che i tempi diventavano più brevi quando la Terra si avvicinava a Giove e più lunghi quando la Terra si allontanava. Romer si accorse che le variazioni erano legate al tempo impiegato dalla luce per raggiungere gli osservatori: tempo stimato in circa 22 minuti per percorrere il diametro dell’orbita della Terra.

La scoperta fu resa pubblica per il prima volta il 7 dicembre 1676 in uno studio intitolato "Démonstration touchant le mouvement de la lumière trouvé par M. Roemer de l’Académie des sciences". Prima di Romer un altro celebre scienziato cercò di calcolare la velocità della luce. Fu Galileo Galilei il primo a sospettare che la luce non si propagasse istantanemanete, ma in base a una velocità che si poteva misurare. L'astronomo raccontò infatti nei suoi scritti di un tentativo, senza risultati, di usare lanterne per mandare dei lampi di luce tra due opposte colline di Firenze, e calcolarne la velocità. E' possibile che altri prima di lui abbiano ipotizzato un valore della velocità della luce, senza mai però riuscire a trovare una risposta.