Giovedì 25 Aprile 2024

Val di Susa, travolta e uccisa dopo la lite. Fidanzato gravissimo

I due giovani travolti dopo un diverbio col conducente di un furgone, poi arrestato. Sette anni fa aveva provocato un altro incidente. Anche il fratello del centauro investito da un furgone, 12 anni fa

Matteo Penna ed Elisa Ferrero, i giovani travolti in Val di Susa (Facebook)

Matteo Penna ed Elisa Ferrero, i giovani travolti in Val di Susa (Facebook)

Torino, 10 luglio 2017 - Restano gravi le condizioni di Matteo Penna, il ragazzo di 29 anni travolto ieri da un furgone in Val di Susa mentre era in moto con la fidanzata di 27 anni. La ragazza, Elisa Ferrero, è morta sul colpo. Il giovane, trasportato d'urgenza con l'elicottero all'ospedale Cto di Torino, ha riportato un trauma cranico e toracico ed è stato intubato. La prognosi è riservata. E' recluso nel carcere Lorusso e Cutugno, sempre a Torino, con l'accusa di omicidio stradale, Maurizio De Giulio, artigiano di 50 anni di Nichelino (Torino) che ha seguito e speronato con il suo furgone i due giovani, con cui aveva avuto una lite per questioni di viabilità. "Io l'ho fatta io la pago", avrebbe detto l'uomo in uno sfogo con i presenti. E' disperato e sconvolto", ha fatto sapere il suo legale, Matteo Del Giudice.

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LA TRAGEDIA - Il dramma si è consumato all'imbocco di una rotonda  all'ingresso del paese di Condove, località Gravio. Il minivan nero guidato da De Giulio, che viaggiava con la compagna e la figlia di lei, ha travolto la moto con a bordo i due giovani provenienti da Susa e li ha schiacciati contro il guardrail. Alla base del gesto, secondo le testimonianze raccolte dai carabinieri, un diverbio due chilometri prima, sulla statale 24, sembra per una mancata precedenza. Secondo le ricostruzioni che stanno emergendo, il furgone, una Ford Transit, non avrebbe lasciato passare la moto. A quel punto i due ragazzi si sarebbero accostati al van e lì sarebbe iniziata la discussione. Secondo alcuni testimoni il ragazzo, alla guida della moto su cui c'era anche la fidanzata, avrebbe sferrato un pugno contro il finestrino dell'automezzo. Ne sarebbe nato un inseguimento fino alla rotonda in cui i due giovani, fermi a uno stop, sono stati travolti dall'uomo che avrebbe perso la testa. Per accertare la precisa dinamica dell'incidente indagano i carabinieri, coordinati dal pm Paola Stupino.

LE INDAGINI - Testimonianze, perizie sul furgone dell'investitore e tracce lasciate sul luogo dell'incidente accerteranno le responsabilità dell'artigiano. Le indagini sono condotte dai carabinieri e coordinate dal pm Paola Stupino. Dalle prime ricostruzioni sembra che l'uomo alla guida del furgone abbia investito la moto di proposito. L'ipotesi è di omicidio stradale, ma ci vorrà una consulenza specialistica per ricostruire la vicenda con la massima precisione possibile. Tra gli aspetti da accertare la velocità del veicolo, l'eventuale frenata prima dell'impatto con la moto.

Per l'interrogatorio di De Giulio bisognerà attendere i prossimi giorni ma ad aggravare la sua posizione ci sarebbe anche il precedente di un incidente causato sette anni fa mentre era con un tasso alcolico superiore al consentito e aveva successivamente aggredito cinque vigili che cercavano di farlo salire sull'ambulanza.

IL DRAMMA DELLE FAMIGLIE - Per la famiglia del giovane centauro, è un incubo che si ripete. Dodici anni fa anche il fratello di Matteo Penna era stato investito da un furgone mentre era in moto. Lo racconta la cugina Silvia, fuori dall'ospedale dove è ricoverato il giovane. "Giulio, il fratello di Matteo, era stato investito da un furgone 12 anni fa. Era in sella alla sua moto e aveva appena lasciato a casa la sua fidanzata", racconta. La cugina spera: "Non mi stupirebbe di rivederlo in moto. Matteo è fatto così. Dopo l'incidente del fratello si è rimesso in sella, senza paura. Non ha perso la voglia di vivere e ha continuato a coltivare l'amore per le due ruote, una passione di famiglia". Ancora: "Matteo è uno spirito libero. Con numerose passioni: la montagna, il nuoto. A tre anni aveva già gli sci ai piedi. È un ragazzo vitale, che fa ciò che gli piace". Oltre alla speranza, resta la rabbia: "Ho fiducia nel vederlo riprendersi. Mi piacerebbe avere la stessa fiducia nella giustizia, ma ora prevale la rabbia. Non so cosa sia successo davvero ieri. La dinamica dell'incidente la conosce Matteo, la conosceva la sua ragazza che però non può più raccontarlo. E ... quel delinquente che li ha travolti".

CITTA' SCONVOLTA - A Moncalieri, città in cui era residente la vittima, c'è rabbia e incredulità. "La Città di Moncalieri piange la giovane Elisa Ferrero, che ha perso la vita ieri in Val di Susa, nei pressi di Condove. Ci stringiamo attorno alla sua famiglia e a quella del suo fidanzato Matteo, che in queste ore lotta tra la vita e la morte", dice il sindaco. "Siamo sconvolti - aggiunge il primo cittadino - ed è difficile trovare le parole all'indomani di una notizia del genere: di certo c'è tanta, tantissima rabbia. Le immagini drammatiche e le prime testimonianze sembrano ricostruire la dinamica della tragedia, ma ora tocca alla magistratura fare il suo corso e accertare la verità. È fondamentale che la giustizia sappia arrivare fino in fondo".