Vaccino Johnson: ok dell'Aifa a seconda dose. Come funziona e tempi del richiamo

Si scioglie il nodo del booster per il milione e mezzo di italiani a cui è stato inoculato il siero Janssen di J&J

Una confezione di vaccino Johnson&Johnson contro il Covid (Ansa)

Una confezione di vaccino Johnson&Johnson contro il Covid (Ansa)

Roma, 3 novembre 2021 - Via libera alla seconda dose di richiamo per chi ha fatto il vaccino Johnson&Johnson contro il Covid. La Commissione tecnico scientifica (Cts) dell'Aifa ha dato l'ok per il cosiddetto booster rispondendo così alla richiesta formulata del ministero della Salute  Le evidenze più recenti "confermano l'efficacia di una dose booster (soprattutto con vaccino a mRna) nel potenziare la risposta immunitaria al vaccino Janssen", è infatti il parere della Cts.

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Come funzionerà il richiamo?

Sono circa un milione e mezzo gli italiani a cui è stato inoculato il siero Janssen (per l'esattezza 1.491.635, di cui 851.854 uomini e 639.087 donne), il 2,52% della popolazione over 12. Per loro si procederà con un'inoculazione  eterologa: la seconda dose sarà fatta con un vaccino a mRna, Pfizer o Moderna.

Perché è necessaria una seconda dose?

La Cts dell'Aifa ha rilevato che i dati disponibili per il siero J&J indicano una "sostanziale stabilità della risposta immunitaria, sia umorale che cellulare, fino a 8 mesi dalla somministrazione di una dose di vaccino Janssen. Anche la protezione nei confronti di malattia grave, ospedalizzazione o morte risulta sostanzialmente stabile fino ad almeno 6 mesi dalla vaccinazione. Allo stesso tempo, tuttavia, con il passare dei mesi si osserva un lento declino dell'efficacia vaccinale nei confronti delle forme lievi/moderate di malattia". 

In Italia dopo quanto tempo si deve fare?

La nuova somministrazione avverrà a partire da sei mesi dalla prima. Viene dunque mantenuto lo stesso intervallo già fissato per la terza dose di booster relativa a tutti gli altri vaccini (Pfizer, Moderna e AstraZeneca). 

Dove si potrà fare il richiamo?

Saranno le Regioni a stabilire le modalità di somministrazione del booster per J&J. Ad esempio, nel Lazio - dove l'operazione riguarderà una platea di "circa 200mila persone" - si partirà subito con il richiamo da medici di famiglia e farmacie, secondo quanto chiarisce l'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato. Sarà possibile prenotarsi sul portale regionale dedicato alla vaccinazione anti-Covid a 180 giorni della prima dose.

Cosa dicono gli studi clinici? 

Negli Stati Uniti il booster per J&J è stato autorizzato e raccomandato a tutte le persone dai 18 anni in su che hanno ricevuto la prima dose da almeno due mesi. La decisione della Food and Drugs Administration statunitense si basa su uno studio clinico realizzato su 39 persone (24 di età compresa tra 18 e 55 anni e 15 dai 65 anni in su). I partecipanti hanno ricevuto una dose di richiamo circa 2 mesi dopo la prima dose e i risultati hanno dimostrato una risposta immunitaria.

Complessivamente, circa 9.000 partecipanti allo studio clinico hanno ricevuto due dosi siero anti-Covid di J&J, somministrate ad almeno due mesi di distanza l'una dall'altra e di questi, circa 2.700 hanno avuto almeno due mesi di follow-up sulla sicurezza dopo la dose di richiamo. Le analisi di sicurezza di Janssen relative a questi studi non hanno identificato nuovi problemi di sicurezza.