Giovedì 18 Aprile 2024

Trieste, mamma 16enne indagata per la neonata morta

La minorenne abiterebbe con la famiglia nello stabile dove è stata abbandonata la piccolina

Un neonato, foto generica (Olycom)

Un neonato, foto generica (Olycom)

Trieste, 8 maggio 2017 - Un dramma che si aggiunge al dramma della neonata abbandonata nel giardino di un condomino e morta dopo essere stata trasportata d'urgenza in ospedale. La mamma sarebbe una 'bambina' anche lei: una 16enne del posto, figlia di una 'famiglia normale', si sono limitano a specificare gli inquirenti, giustamente parchi di particolari trattandosi di una minorenne.

La neonata, trovata casualmente ieri intorno all'ora di pranzo da alcune donne a passeggio con i cani, vicino a un complesso di residenze popolari ("sembrava una bambola", hanno riferito, amcora sotto choc), è morta in serata al Burlo Garofolo di Trieste, dove era in terapia intensiva. E dunque la mamma adolescente è indagata: la ragazzina abiterebbe con la famiglia nello stesso stabile in cui è stato rinvenuto il corpicino.

La sedicenne è a disposizione della Procura della repubblica presso il Tribunale dei Minori che l'ha denunciata, in attesa degli accertamenti sul corpicino della neonata. L'autopsia si terrà mercoledì, gli accertamenti puntano a verificare se la giovane abbia agito da sola, o se qualcuno possa averla aiutata nell'abbandono della piccola. La famiglia di provenienza della ragazza non presenterebbe elementi di disagio né problematiche sociali.

IL PROCURATORE - "Si sta lavorando su due binari - ha detto il Procuratore Capo Carlo Mastelloni che sin dalle prime battute ha seguito passo passo la vicenda - nel senso che bisogna vedere se ci sono complicità e istigazioni o responsabilità di maggiori. Adesso bisogna capire perché la ragazzina ha fatto una cosa del genere e anche perché una famiglia tutto sommato abbastanza acculturata, non abbandonata a se stessa, abbia potuto fare da scenario a un gesto così disperato di questa ragazzina. Lei - spiega ancora il procuratore - è una giovane che lavora e che fa la scuola per cuoca e anche la madre è cuoca. Ripeto sono perplesso di come una cosa del genere sia potuta accadere di questi tempi in una famiglia triestina. Forse poteva succedere in una Sicilia degli anni '40. Veramente sono perplesso e mi addolora anche il fatto che sia potuto avvenire in una citta' civile come questa". 

Il magistrato ha precisato anche che "come già fatto con un caso analogo verificatosi a Monfalcone un anno fa, ci sarà l'incidente probatorio e chiederemo una perizia psichiatrica. Trattandosi di una minorenne, possiamo dire soltanto che non vive nelle case popolari, ma anzi ha una situazione famigliare non disagiata".