Giovedì 25 Aprile 2024

Trento, fidanzati trovati morti. Omicidio-suicidio dopo l'ennesima lite

Tragedia a Tenno, le vittime sono un ragazzo di 24 anni e una ragazza di 22. Lei voleva lasciarlo

Mattia Stanga con la fidanzata, Alba Baroni (Ansa/Facebook)

Mattia Stanga con la fidanzata, Alba Baroni (Ansa/Facebook)

Roma, 31 luglio 2017 - Tragedia a Tenno, in provincia di Trento. Un ragazzo e una ragazza sono stati trovati morti in casa. Si tratta di due fidanzati residenti nella zona: Mattia Stanga, 24 anni, e di Alba Chiara Baroni, 22 anni, stavano insieme da 6. L'ipotesi, avanzata inizialmente dagli investigatori, di omicidio-suicidio, è stata confermata. A trovare i due giovani, nella casa di proprietà di lui, sono stati i carabinieri, allertati dai vicini che hanno sentito i colpi di arma da fuoco poco dopo 14 di oggi. Sarebbe stato lui a sparare, prima alla fidanzata, poi a sé stesso, secondo la ricostruzioen degli inquirenti. In casa è stata trovata anche la pistola, appartentente al ragazzo. Ricostruzioni che arrivano dai rilievi effettuati sul posto dai militari della compagnia di Riva del Garda, comandati dal capitano Marcello Capodiferro, e dai colleghi del nucleo investigativo provinciale, guidati dal capitano Andrea Oxilia. "I ragazzi sono stati trovati nel bagno al piano superiore della casa - hanno spiegato - e l'arma risulta del giovane. Una pistola per uso civile, sportivo. La dinamica appare chiara".

L'ENNESIMA LITE - La coppia era nota nel paese: entrambi originari di Tenno, si conoscevano fin da bambini ed erano fidanzati ufficialmente. Il ragazzo lavorava nella cartiera di Riva del Garda, nella sede di viale Rovereto, e la giovane come barista. In paese la gente sapeva che i due avevano in progetto di andare a convivere. Negli ultimi giorni avevano avuto qualche diverbio. Pare che lei volesse lasciarlo. Discussioni note anche ai familiari, che però non avevano ipotizzato un simile epilogo. L'ipotesi è che si sia consumata l'ennesima lite. I vicini di casa hanno spiegato di aver udito almeno quattro spari. Oltre al rumore dei colpi sono state sentite anche delle grida, tanto che i vicini hanno pensato a una rapina in corso. Un segno di un proiettile, uscito probabilmente dalla finestra del bagno, è visibile su un muro all'esterno dell'abitazione.

LA DINAMICA - Non è chiaro il movente del gesto. Gli investigatori hanno disposto accertamenti sui loro telefoni, per cercare di chiarire le ragioni dell'accaduto. Intanto hanno cercato di ricostruire la dinamica. Il ragazzo, anche vigile del fuoco volontario, aveva lavorato la notte nelle vicine cartiere, poi era rincasato. La ragazza risulta arrivata dopo nell'abitazione. L'omicidio-suicidio sarebbe avvenuto al piano di sopra perché la ragazza avrebbe cercato di sfuggirgli, andando nel bagno.  La pistola, di fabbricazione cinese, calibro 9 per 21, risulta una tactical sdm xm9, che il giovane si è rivolto alla testa dopo avere ucciso la fidanzata. Gli ultimi accertamenti sulla dinamica sono attesi per domani, con gli esiti di alcuni rilievi tecnici, quando verrà eseguita anche l'autopsia sui due corpi, disposta dal sostituto procuratore Valerio Davico, presente oggi sul posto coi carabinieri.