Giovedì 25 Aprile 2024

Palermo, segano le sbarre e fuggono. Tre evasi da Favignana

Nella notte tre detenuti sono riusciti a scappare dal carcere sull'isola siciliana. Sappe: "Un evento irresponsabile e gravissimo"

Mario Avolese, Massimo Mangione e Giuseppe Scardino, evasi dal carcere di Favignana (combo

Mario Avolese, Massimo Mangione e Giuseppe Scardino, evasi dal carcere di Favignana (combo

Palermo, 28 ottobre 2017  - Tre detenuti sono evasi nella notte dal carcere dell'isola di Favignana. La fuga è avvenuta alle 3 di notte, i tre avrebbero segato le sbarre. Uno dei tre evasi è l'ergastolano, Adriano Avolese, originario di Pachino, nel Siracusano, condannato per omicidio. Gli altri due sono originari di Vittoria (Ragusa): Giuseppe Scardino, che avrebbero dovuto finire di scontare la pena nel 2032,  e Massimo Mangione che sarebbe uscito nel 2037. 

Come da manuale i tre, dopo aver segato le sbarre, sono saliti sul tetto del reparto e con delle lenzuola si sono calati con sul muro di cinta, e da lì si sono scesi sulla strada e hanno fatto perdere le tracce.

Il sindacato autonomo della Polizia penitenziaria Sappe giudica quanto accaduto "un evento irresponsabile e gravissimo, per il quale sono già in corso le operazioni di polizia dei nostri agenti per la cattura degli evasi. Nei primi sei mesi del 2017 si sono verificate nelle carceri italiane 6 evasioni da istituti penitenziari, 17 da permessi premio e di necessità, 11 da lavoro all'esterno, 11 da semilibertà e 21 mancati rientri di internati", spiega Donato Capece, segretario generale del sindacato, che punta il dito a "provvedimenti scellerati che hanno annientato la sicurezza interna delle carceri".

TRE DETENUTI DI PESO - Sono considerati detenuti "di peso" i tre evasi dal carcere che si trova nel centro dell'isola di Favignana.

Mario Avolese, 64 anni, nel 2002 a Pachino (Sr) uccise Sebastiano Di Rosa, 24 anni, per una vendetta nei confronti del fratello della vittima, Salvatore, che avrebbe insidiato la moglie. La Cassazione ha confermato le condanne a 25 anni di reclusione per il figlio di Avolese, Giuseppe, all'ergastolo per Adriano, altro figlio di Mario, e a 30 anni per Dino Lentinello. Secondo le indagini della polizia la vittima fu picchiata selvaggiamente con pugni, calci e colpi di bastone. Il corpo venne gettato in un appezzamento di terreno e dato alle fiamme. 

Giuseppe Scardino 41 anni, deve scontare una pena di oltre 15 anni di reclusione per una serie di rapine violente e per il tentativo di omicidio di un poliziotto a Scoglitti, frazione di Vittoria (Rg): reati compiuti tra il 2006 e il 2007. 

Scardino era stato complice di Massimo Mangione, 37 anni, condannato a 12 e 8 mesi, il terzo evaso, nelle rapine e con lui sparò all'impazzata nel centro di Scoglitti ferendo una donna per sfuggire a due poliziotti che l'avevano riconosciuto perchè ricercato per rapina e che cercarono di uccidere. Mangione tentò di uccidere un poliziotto sparandogli un colpo di pistola alla tempia ma la pistola s'inceppò'.