Morte di Riina, omaggio choc sul web. "Ora Totò vola libero"

Centinaia di condoglianze sui social. La provocazione di un sacerdote: "Peggio Riina o la Bonino?" Spunta manifesto funebre a Ercolano Totò Riina, la storia. Dall'ascesa corleonese alle stragi

Condoglianze sul web per la morte di Totò Riina (Dire)

Condoglianze sul web per la morte di Totò Riina (Dire)

Bologna, 19 novembre 2017 - Nel dubbio che la terra gli sia lieve, per i social il capo dei capi, scomparso venerdì mattina, «vola libero e felice». Dal web assolto, da Dio si vedrà. Di condoglianze in condoglianze sulla pagina Facebook della primogenita di Totò Riina, Maria Concetta, anche ieri inondata di condoglianze e condivisioni, c’è già chi si avventura in liete profezie ultraterrene per chi nel Belpaese ha seminato morti e feriti senza pentimento alcuno. ‘U’ Curtu’ «adesso riposa in pace ed è sereno, so che e difficile ma credimi. Devi pensare che adesso vola libero ed e felice», è l’accorato consiglio di un internauta all’orfana inconsolabile.

Da Parma lei, oltre a minacciare querele contro i giornalisti intenti a fare solo il loro dovere fuori dall’obitorio, sulla sua bacheca virtuale spiega, o almeno ci prova, l’immagine con un volto di donna in primo piano, il dito davanti alla bocca e la scritta ‘shhh’ che ha postato online poche ore dopo la fine del padrino. «La foto sfondo del mio profilo Fb non vuole affatto essere un messaggio mafioso dove si intima il silenzio – scrive –, bensì la richiesta di rispettare questo mio personale momento di dolore!». In pochi minuti fioccano i ‘mi piace’, alternati a una risma di assist virtuali. Tipo: «La gente apre bocca tanto x darci fiato inutilmente... posso capire il vostro dolore... nn siamo noi a fare tutti giudicatori.... ognuno ha i suoi peccati e poi se la vedrà cn Dio... grande Concetta». E ancora: «Sei una gran donna, non dare conto agli altri. Ti voglio bene».   Fin qui gli omaggi e gli apprezzamenti alla Famiglia. A questi non si accoda, Dio grazia, don Francesco Pieri, un prete bolognese che dal suo pulpito social riesce comunque a spiazzare tutti con un quesito a dir poco provocatorio. «Ha più morti sulla coscienza Totò Riina o Emma Bonino?», è l’interrogativo posto dal presbitero che evoca le battaglie per la legalizzazione dell’aborto intraprese dalla leader radicale. A stretto giro in tanti esterefatti gli chiedono lumi. 

Lui non cambia disco e rilancia: «Io sto col Vaticano II, che mette l’aborto (non importa se legalizzato, ospedalizzato e mutuabile o no) in serie con ‘genocidio, omicidio volontario’ e altri crimini orrendi (Gaudium et spes, 27), tra cui certamente quelli di mafia, e lo definisce ‘abominevole delitto’ (Gaudium et spes, 51)». Finito? Macché. Una volta presa a scudo una delle costituzioni chiave per i progressisti cattolici, don Pieri scomoda il fantasma del cardinale Giacomo Biffi che nel 1998 bollò l’aborto come peggiore dei lager. Più tardi deciderà di lasciare il post visibile solo agli amici. Cambia poco. Per la Chiesa di Bologna di questi tempi da Facebook sono solo rogne: una decina di giorni fa un altro prete suscitò un vespaio di polemiche dopo aver stigmatizzato sul social una ragazzina violentata da un nordafricano. Allora la Curia prese le distanze. Stavolta non commenta. Per ora. 

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Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino