Mercoledì 24 Aprile 2024

Terremoto oggi, Ingv: "Mai visto nulla di simile"

Amato: "Quattro scosse sopra magnitudo 5 in meno di tre ore, è la prima volta". La sua collega Alessandra Nostro: "Nessuna anomalia, evento possibile"

Terremoto, Ussita sotto la neve (Ansa)

Terremoto, Ussita sotto la neve (Ansa)

Roma, 18 gennaio 2017 - Il terremoto di oggi nel Centro Italia entra nella storia. Mai visto nulla di simile, assicurano dall'Ingv, istituto nazionale di vulcanologia. Non è la magnitudo, inferiore rispetto a quelle registrate lo scorso anno, a colpire gli esperti, ma la successione con cui le scosse sono avvenute: non si era mai viste una serie di magnitudo superiore a 5 nell'arco di tre ore. "E' un fenomeno nuovo nella storia recente per le modalità con le quali si manifestato", dice Alessandro Amato, sismologo dell'Ingv. È accaduto che siano avvenuti terremoti successivi in tempi ravvicinati, "a volte a distanza di pochi secondi, com'era accaduto nel 1980 in Irpinia; altre volte con un intervallo di dieci ore: il concetto non cambia", ha detto ancora Amato. "Si sono viste più attivazioni progressive, purtroppo - ha aggiunto - non è chiaro il meccanismo che determina la variazione dei tempi". E ancora: "I terremoti non si sono spostati tutti a Nord o a Sud, ma che si sono mossi a macchia di leopardo, e che alcune zone non si sono mosse".  

Stempera l'allarme, invece, una collega di Amato, Alessandra Nostro: "Non è assolutamente un'anomalia, è già successo che a un evento sismico importante seguano immediatamente dopo scosse di magnitudo pari o superiore, abbiamo diversi casi nella storia, anche recenti". E ancora: "La serie di scosse di oggi non è indicativa di chissà quale particolare fenomeno, siamo in presenza di faglie che si attivano in sequenza e scatenano eventi sismici, e ribadiamo che potrebbero proseguire. Il terremoto dell'Irpinia è stato così, con scosse molto ravvicinate all'inizio e poi ancora eventi sismici addirittura per anni".

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Secondo Carlo Meletti, altro sismologo Ingv nell'Appennino centrale, "si è aperta una nuova faglia". Meletti, responsabile del centro di pericolosità sismica spiega a LaPresse che a sequenza sismica del 24 agosto dunque "sta andando avanti. Ci sono state attivazioni di diversi segmenti di falde. C'è stata una ripresa dell'attività sismica, quella di oggi ha interessato un settore più meridionale rispetto ad Amatrice, sono molte le scosse che registriamo dopo quelle di questa mattina, anche superiori alle magnitudo 3 e 4. E l'attività - afferma - andrà avanti ancora per diverse settimane".

Il sismologo: "Nuove scosse in arrivo"

NUOVA FAGLIA - La nuova faglia è più meridionale rispetto a quelle di agosto e ottobre, ma il sismologo non ritiene che possa continuare ad aprirsi in direzione Sud, seguendo la dorsale appenninica: "Più a Sud della faglia di oggi si arriva nella zona del terremoto dell'Aquila del 2009, quindi è improbabile che avvenga. Quello interessato oggi è un settore che era rimasto in mezzo tra Amatrice a Nord e L'Aquila a Sud. Lo stavamo monitorando, non avevamo la certezza, ma c'era la possibilità che si attivasse questo segmento". 

Le scosse più forti sono state sentite distintamente anche a Roma, la faglia però non può spostarsi sul versante occidentale "si tratterebbe di un sistema di faglie completamente diverse rispetto a quello che si è attivato dal 24 agosto in poi. Per ora siamo ancora in questo settore dell'Appennino centrale. I terremoti di oggi hanno le stesse caratteristiche di quelli che si sono verificati ad agosto e a ottobre, quindi è tutta l'area che si è attivata ad agosto che sta continuando a rompersi".

In questa sequenza si sono avute scosse forti a distanza di poco tempo l'una dall'altra, ma questa non è una novità: "è una caratteristica della sismicità dell'Appennino: il 24 agosto c'è stata la prima scossa di magnitudo 6 e una di magnitudo 5.1 dopo pochi minuti. Il 26 ottobre quando ci sono state le scosse a Ussita e Visso ci sono state scosse di 5.4 e 5.9 a distanza di due ore una dall'altra. E così è successo anche oggi con queste scosse ravvicinate, in sequenza, nel giro di un'ora tra la prima e la terza". Sulle prossime ore, l'unica cosa che si può prevedere è una "sequenza di scosse magnitudo tra 3 e 4", senza abbassare la guardia. "Resta la probabilità, anche se più bassa, di terremoti più forti. Questo - specifica Meletti - lo dobbiamo dire anche per la sicurezza di chi va sul terreno a gestire l'emergenza. C'è un'evenienza di ulteriori scosse forti e bisogna muoversi con estrema cautela". In questo momento "non ci sono situazioni particolari". "Così come è successo il 24 agosto però, quando la prima scossa è stata più forte e distruttiva, ci sono altre situazioni in cui potrebbe verificarsi".