Giovedì 18 Aprile 2024

Terremoto, il dramma di Masciarelli: "I miei cugini morti tra le macerie"

Il comico ha origini di Pescara del Tronto, paese raso al suolo dal sisma. "Terribile, erano in Italia in vacanza. Uno viveva in Thailandia, sarebbe dovuto restare solo una settimana"

Stefano Masciarelli (Olycom)

Stefano Masciarelli (Olycom)

Milano, 25 agosto 2016 - Tra i mille drammi che s'intrecciano nelle Marche colpite dal terremoto c'è anche quello di Stefano Masciarelli, attore e comico di grande popolarità. "Mio padre è di Pescara del Tronto, lì ho un sacco di parenti e di amici".

Chi ha perso in questa terribile tragedia?

"Tre cugini, Ercole, Ada, Malvina. E altri parenti sono ricoverati in condizioni molto gravi in vari ospedali"

Come ha saputo di quanto era avvenuto?

"Attualmente sono in Sardegna per una tournée. Appena sveglio ho saputo della notizia e mi sono subito preoccupato perché la zona era quella, allora ho iniziato a chiamare i parenti. Il telefono squillava ma nessuno rispondeva, una sensazione terribile. Il paese non esiste più, è tutto crollato, completamente raso al suolo"

Lei ci tornava spesso?

"Tutti gli anni. Anche stavolta sarei dovuto andare a settembre. I miei cugini erano lì in vacanza, a casa di mia nonna. Pensi che Ercole, quello con cui avevo maggiori contatti, viveva in Thailandia ma tornava in Italia almeno cinque volte all'anno. Doveva restare solo una settimana, e invece... Mi diceva sempre di andare a trovarlo là, e adesso ho il rimpianto di non averlo mai fatto. Aveva avuto un'intuizione imprenditoriale straordinaria, produceva funghi sott'olio e li importava anche in Thailandia. E' venuto in Italia per una vacanza, ed ecco... un destino assurdo"

I suoi parenti erano consapevoli dei rischi che correvano, che si trattava di una zona pericolosa dal punto di vista sismico?

"Sapevano del rischio sismico ma non pensavano che fosse così grave. Perché in Giappone, con terremoti anche più forti, non ci sono mai morti? La casa della nonna era dell'Ottocento, la verità è che non era a norma secondo le regole anti-sismiche, e invece le autorità continuavano a rilasciare permessi per costruire e per ristrutturare. Come ha detto l'ex ministro Zamberletti tutti sapevano che quella zona era una bomba a orologeria pronta a esplodere, ma non lo hanno mai detto. E adesso Pescara del Tronto non esiste più"