Dighe, Delrio: "Nessuna criticità, ma guardia alta"

Riunione convocata dal ministero delle Infrastrutture con i vertici della Protezione Civile e con i gestori. Effetto Vajont? "Esempio fuori luogo"

La diga di Campotosto (Ansa)

La diga di Campotosto (Ansa)

Roma, 23 gennaio 2017 - Niente allarmismi sulle dighe, è questo l'imperativo il giorno dopo l'allarme lanciato dalla Grandi Rischi. "I gestori delle dighe hanno segnalato l'assenza di criticità rilevanti, ma sono stati invitati a tenere sempre molto alta la guardia vista la frequenza degli eventi sismici". Così il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, al termine della riunione convocata con i vertici della Protezione civile per incontrare Regioni e gestori delle strutture per fare il punto sulla sicurezza degli impianti dell'Italia centrale. Sarà aumentato il monitoraggio, ha aggiunto Delrio: "Le verifiche si fanno ogni due anni per legge, ma in caso di scosse saranno fatte con più frequenza". L'allarme sull'effetto Vajont? "Questo esempio il presidente della Commissione Grandi Rischi se lo poteva risparmiare, specialmente per la diga di Campotosto: è fuori luogo", dice Delrio. "Il presidente stesso poi si è corretto, questo allarme è rientrato da parte sua per primo", ha continuato il ministro ospite di Otto e Mezzo su La7.

LA RIUNIONE - Non c'è alcuna criticità per le dighe presenti nelle zone sismiche, spiega una nota diffusa dal ministero delle Infrastrure. In particolare, afferma il comunicato, "l'incontro ha consentito di fare un punto della situazione rispetto ai controlli e alle misure adottate dopo le scosse sismiche del 24 agosto e 30 ottobre 2016 e rispetto alla più recente del 18 gennaio. Gli enti gestori, in particolare Enel per quanto riguarda le dighe di Campotosto, hanno confermato che non sono state evidenziate criticità sia nei controlli ordinari, sia in quelli scattati, come da procedura, dopo i terremoti recenti. Il ministro ha sollecitato una prosecuzione del monitoraggio e una condivisione delle informazioni con un aggiornamento puntuale con il territorio. Il lavoro continuerà nei prossimi giorni a livello tecnico tra i soggetti presenti al tavolo".

L'ESPERTO - La diga di Campotosto, in provincia de L'Aquila, così come le 541 grandi dighe italiane, è stata progettata per resistere a terremoti fino a magnitudo 7, ha spiegato all'Ansa l'ingegnere esperto di costruzioni idrauliche Francesco Napolitano, dell'università Sapienza di Roma, rilevando inoltre che la presenza di una faglia a 300 metri dalla diga non costituisce un pericolo. "Ho letto in questi giorni - ha aggiunto - che secondo alcuni colleghi non si possano escludere fagliazioni superficiali che possano interessare il corpo della diga", ossia 'diramazioni secondarie' della faglia che vadano a creare una crepa esattamente sotto la diga. "Ma su questo non si sa nulla di certo, non conosco studi in proposito", ha aggiunto. "A livello di progettazione - ha proseguito - la diga è in grado di sopportare scosse vicine a magnitudo 7.0, ma la possibilità di faglie superficiali che passino esattamente sotto la struttura della diga non è un'eventualità studiata, prevista in fase di progettazione".