Dighe, Grandi Rischi: "Possibile effetto Vajont". Enel: "Campotosto è sicura"

Nella zona di Campotosto diga su una faglia che si è riattivata. "Ma il pericolo non è imminente", specifica il presidente della Commissione Bertolucci. Delrio convoca una riunione sulle 'Grandi dighe' al ministero

La diga sul lago artificiale di Campotosto (Ansa)

La diga sul lago artificiale di Campotosto (Ansa)

Roma, 22 gennaio 2017 - L'allarme in Abruzzo non è ancora finito. Dopo la tragedia dell'hotel Rigopiano, dove sono ancora in corso le ricerche dei 24 dispersi, ora sono le conseguenze del terremoto dei giorni scorsi a far paura. Il presidente della Commissione Grandi Rischi Sergio Bertolucci ha lanciato l'allarme, parlando addirittura di un possibile 'effetto Vajont' in riferimento alla diga di Campotosto. L'opera si troverebbe su una faglia che si sarebbe, secondo la valutazione della Commissione, riattivata. Bertolucci tiene a sottolineare che "non c'è nessun pericolo imminente". Intanto, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Deliro, ha conovcato per domani pomeriggio una riunione sulle Grandi dighe delle regioni del Centro Italia colpite dai recenti eventi. Il ministero esercita, infatti, un'azione di vigilanza tramite la Direzione generale specifica. All'incontro parteciperanno la Protezione civile, il Consiglio superiore dei lavori pubblici, le Regioni coinvolte e i gestori che hanno la responsabilità dei controlli. Sulla questione interviene anche Enel, che gestisce l'infrastruttura di Campotosto, ribadendo che la struttura è in sicurezza. "A seguito dei recenti eventi sismici non si rileva alcun danno alla diga", rileva.

LA COMMISSIONE - "Nella zona di Campotosto (epicentro del sisma, ndr) c'è il secondo bacino più grande d'Europa con tre dighe, una delle quali su una faglia che si è parzialmente riattivata e ci possono essere movimenti importanti di suolo che cascano nel lago". Per dirla semplice è 'l'effetto Vajont', ha detto Bertolucci, che ha aggiunto: "Se si avverte un aumento del rischio, bisogna immediatamente renderlo trasparente alle autorità e alla popolazione".

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"Sarebbe - ha aggiunto l'esperto - pericolosissimo abbassare la guardia, soprattutto per scuole, ospedali e, appunto, le dighe". Bertolucci ha spiegato che quanto al rischio legato all'eventuale caduta di materiali nel lago in caso di terremoto, "non si configura la possibilità di avere onde che possano superare i dieci metri". Nella riunione dell'altro ieri la Commissione Grandi rischi aveva messo in guardia dalla possibilità di nuove scosse, anche fino a magnitudo 6-7, nelle zone contigue all'ultimo terremoto.

ENEL - Enel ribadisce che la diga di Campotosto è sicura. Il buono stato delle opere "è confermato da tutti i controlli previsti eseguiti da Enel in questi giorni, compreso il volo con elicottero effettuato nella giornata di venerdì. Il volume attualmente invasato è di circa il 40%, quindi molto basso". Alla luce della difficile situazione idrogeologica di questi giorni "si è comunque deciso, come misura cautelare, estrema, di procedere ad una ulteriore progressiva riduzione del bacino". Le necessarie autorizzazioni alla riduzione "sono già state chieste alle competenti autorità e le operazioni si stanno svolgendo sotto lo stretto controllo dei tecnici di Enel, già presenti in zona e le operazioni si stanno svolgendo sotto lo stretto controllo dei tecnici di Enel, già presenti in zona". 

Il gestore ricorda che "dopo il sisma del 2009 sono stati effettuati studi e approfondimenti di analisi per determinare l'ubicazione della faglia presente nell'area, che hanno escluso che questa interessi le fondazioni della diga. Inoltre sono state effettuate verifiche sulla resistenza al sisma delle dighe, eseguite con il supporto di esperti di altissima specializzazione. I risultati hanno evidenziato la sicurezza delle dighe anche in queste condizioni". Enel ricorda poi che "a valle di ogni sisma avente magnitudo maggiore di 4 della scala Richter vengono effettuati controlli sulle dighe secondo le modalità stabilite dalla Direzione Dighe del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Autorità Nazionale preposta alla sicurezza delle grandi Dighe, con la quale i tecnici della società sono in costante contatto".

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