Mercoledì 24 Aprile 2024

Terremoto, vertice a Rieti: stop assoluto invio di aiuti ad Amatrice

Tante donazioni, si sono accumulati generi alimentari non necessari. L'appello: "Aiuti economici solo attraverso canali ufficiali". Il capo della Protezione Civile: "Bisogna ridimensionare il numero dei soccorritori rispetto alle reali esigenze"

Terremoto, raccolta di beni di prima necessità da parte della Protezione Civile (Lapresse)

Terremoto, raccolta di beni di prima necessità da parte della Protezione Civile (Lapresse)

Rieti, 26 agosto 2016 - Tantissime le inziative di solidarietà a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. Molte persone si sono attivate, anche privatamente, per far arrivare nelle zone del sisma materiali utili per la prima fase dell'emergenza. Gesti importanti, che hanno fatto il giro della stampa italiana e internazionale. Ora però l'obiettivo è organizzare e razionalizzare la 'macchina'. Perciò stop assoluto all'invio di nuovi aiuti, soprattutto generi di prima necessità, nei comuni di Amatrice e Accumoli colpiti dal sisma. È quanto è stato deciso, per evitare l'accumularsi di generi alimentari non necessari, nel corso del vertice tenutosi stamani alla Provincia di Rieti a cui erano presenti il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. Per quanto riguarda gli aiuti economici è stato ribadito l'invito a effettuare donazioni solo attraverso canali ufficiali, come Protezione civile e Regione Lazio.

VIDEO / A cena con i sopravvissuti nella tendopoli di Illica

Già ieri Curcio aveva aveva dato un alt. "Bisogna ridimensionare il numero dei soccorritori rispetto alle reali esigenze, capisco la solidarietà e lo slancio della gente, ma ad Amatrice c'è anche troppa gente, serve tranquillità", aveva detto il capo della Protezione Civile, riferendosi all'evidente congestione al di fuori della zona rossa nella parte nord del paese martoriato dalla scossa. "C'è una presenza importante, e bisogna rendere più sicuri i lavori nella zona rossa", ha chiarito Curcio.

Proprio ieri si era formata una lunga coda di almeno un chilometro e mezzo fino all'ingresso di Amatrice. Mezzi di ogni genere dell'esercito, polizia, ambulanze, Protezione Civile e carabinieri: una colonna ferma in attesa di rientrare nella piccola parte della città rimasta in piedi e praticabile fuori dalla zona rossa del centro storico. E fuori la zona rossa migliaia di persone di ogni genere, non solo operatori di soccorso e giornalisti, ma anche curiosi, come una coppia di turisti romani vestiti da ciclisti e saliti in bicicletta in vacanza di ritorno da L'Aquila. Nelle vie all'ingresso del paese stazionavano centinaia di mezzi con tanti operatori dei vari settori in attesa di essere impiegati.

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Sul fronte degli aiuti economici si muovono, a tutela, le associazioni dei consumatori. Il Codacons fa sapere che mette i propri legali a disposizione delle popolazioni colpite dal sisma e di tutti i cittadini che intendano offrire aiuto. L'associazione rende noto, infatti, di aver deciso di aprire un apposito sportello anti-truffe, dove chiunque può denunciare raggiri o anomalie nelle iniziative di beneficenza e di raccolta fondi legate al sisma. Non solo. Attraverso il servizio del Codacons sarà possibile da oggi segnalare aumenti ingiustificati dei prezzi dei beni di prima necessità (si pensi ad alimentari e carburanti) nelle aree limitrofe ai comuni devastati dal terremoto. "Come associazione consumeristica leader in Italia abbiamo deciso di offrire un contributo concreto a tutti i cittadini e mettere i nostri uffici legali a disposizione della collettività - spiega il presidente Carlo Rienzi -. In passato nel nostro paese, in occasione di terremoti e catastrofi naturali, abbiamo assistito ad atti di sciacallaggio, truffe sulla beneficenza e rincari ingiustificati dei listini. Per questo, ritenendo fondamentale in tale delicato momento la solidarietà e il contributo di tutti, abbiamo aperto uno sportello anti-truffe dove chiunque può segnalarci raggiri, irregolarità e anomalie con particolare riferimento alle campagne di raccolta fondi" - conclude Rienzi". Le segnalazioni dei cittadini possono essere inviate all'indirizzo mail [email protected] o alle sedi locali del Codacons presenti in tutta Italia. L'associazione chiede infine a privati ed enti vari di organizzare iniziative di solidarietà e di raccolta fondi solo attraverso il Ministero dell'Interno e la Protezione civile, allo scopo di evitare dispersioni di risorse e che i soldi raccolti rimangano fermi per decenni.